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Solarino tra i 6 “Comuni virtuosi” in Sicilia. Ne abbiamo parlato con il sindaco Sebastiano Scorpo

Un riconoscimento ottenuto grazie all'impiego di "best practise”, ovvero provvedimenti improntati su una gestione ottimale del territorio, riduzione dell'inquinamento atmosferico, corretta gestione dei rifiuti, incentivazione all’utilizzo di nuovi stili di vita

(1 giugno 2019)

In un momento davvero critico per le municipalità italiane con circa 400 comuni, secondo le ultime stime, che hanno dichiarato il dissesto o avviato le procedure di riequilibrio finanziario, in Sicilia se ne contano 111 su 390, di cui 37 in dissesto e il resto in fase di riequilibrio, non c’è sicuramente di che esultare. In questo clima di austerity imposta ad Enti e cittadinanza, pur di far quadrare i conti, non tutto sembra però perduto e lo dobbiamo alle performance vincenti di alcune piccole ma operose realtà territoriali, i cosiddetti “Comuni virtuosi”. A gettare acqua sul fuoco dei freddi dati statistici e ridare speranza ad un economia sempre più penalizzata dall’abbattimento dei trasferimenti regionali e nazionali, ci pensano loro in virtù di un modello di sviluppo improntato, nonostante la crisi, nell’impiego di “best practise”. Parliamo di provvedimenti improntati su una gestione ottimale del territorio, la riduzione dell’inquinamento atmosferico, una corretta gestione dei rifiuti ed infine l’incentivazione all’utilizzo di nuovi stili di vita con politiche e progettazioni atte a stimolare nella cittadinanza scelte quotidiane sobrie e sostenibili. In Sicilia i comuni “Virtuosi” sono sei, di cui due in provincia di Siracusa: Ferla, di cui abbiamo parlato in un nostro precedente articolo e Solarino che andremo a conoscere oggi tramite il suo sindaco, Sebastiano Scorpo, recentemente nominato coordinatore regionale per la Sicilia, insieme al collega Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla, dell’Associazione Comuni Virtuosi, una figura attivata per la prima volta attraverso la nomina dei primi dieci referenti tra i comuni soci della rete dislocati sul territorio. Un riconoscimento di grande prestigio che premia non soltanto l’attività messa in campo dalle Amministrazioni ma anche la positiva risposta che ne è derivata da parte delle rispettive comunità cittadine. Proviamo dunque a conoscere, un’altra realtà virtuosa siracusana, il Comune di Solarino (piccolo centro di poco più di 8mila abitanti, a circa 15 km da Siracusa) e il suo sindaco, Sebastiano Scorpo, 50 anni appena compiuti, eletto nel 2012 e riconfermato con largo consenso nel 2017, la cui parola d’ordine continua ad essere quella di “fare squadra” per favorire lo sviluppo.

Il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa, insieme al sindaco di Solarino, Sebastiano Scorpo

Sindaco, com’è riuscito a far diventare il suo Comune “virtuoso”?

Ci vuole pazienza, lavoro e sacrificio, perché anche noi che siamo comuni virtuosi abbiamo criticità ma bisogna sempre migliorarsi. È vero, con la diminuzione e i ritardi nella distribuzione dei fondi regionali e nazionali a noi non resta che rivolgerci ai tributi locali e per recuperare i quali abbiamo avviato una seria lotta all’evasione.

C’è una grossa evasione?

Certamente pagando tutti si otterrebbe di abbassare la quota parte che spetta a ciascun contribuente, ma, questo lo dobbiamo dire, spesso ci rendiamo conto che molte persone non possono materialmente pagare a causa della crisi, altri pagano in ritardo ma poi pagano, quindi poi tocca a noi amministratori lavorare per far quadrare i bilanci e non è sempre facile. In questo senso l’aver passato la tesoreria di cassa da 5/12 a 4/12 sicuramente non ci ha aiutato.

Si parla tanto di sviluppo ma in queste condizioni avete le mani legate?

Alla fine l’ente locale è un organo che eroga servizi di primaria importanza e questi servizi devono essere pagati, se una comunità non si rende conto di ciò e li considera di minore importanza non è in grado di crescere, al contrario la comunità in cui c’è una bassa evasione è quella che ha un senso di cittadinanza attiva elevata. La nostra comunità, lo dico e ne sono orgoglioso, appartiene per fortuna alla seconda categoria, noi recuperiamo il 70% dall’acqua e dai tributi derivanti dallo smaltimento dei rifiuti, ci rimane un 30% da recuperare che è costituito per una parte da furbetti, per la restante parte da gente in seria difficoltà. Sotto questo aspetto bisogna lavorarci perché come dice la Costituzione “chi non può pagare non deve pagare” però certi servizi vanno pagati ed altri non possono non essere forniti dall’Ente, parliamo anche di assistenza agli anziani e ai disabili, servizio trasporti per gli studenti. In quest’ultimo caso, per esempio, la Regione emana la legge che garantisce la gratuità del servizio di trasporto per gli studenti pendolari ma poi non trasferisce i fondi necessari ai Comuni per garantire il servizio ai propri cittadini. A quel punto a noi Ente per far quadrare i conti non resta che diminuire la quota parte di contributo per garantire il trasporto scolastico, che di conseguenza aumenta nei costi per i cittadini.

Il titolo di comune virtuoso è arrivato anche grazie ad una politica che via ha consentito di raggiungere grandi numeri nella percentuale di raccolta differenziata ed avviare anche una campagna di efficientamento energetico, come ci siete riusciti?

Abbiamo cominciato dalle scuole, facendo capire ai bambini l’importanza di proteggere l’ambiente perché la differenziata non è solo un obbligo di legge ma significa anche proteggere il nostro territorio. Poi sensibilizzando anche sul risparmio energetico, infatti abbiamo sostituito in parte del paese l’illuminazione con lampade a led. Ed ancora avviando una serie di procedure per migliorare in generale la qualità di vita dei cittadini, come ad esempio le casette dell’acqua dove si può acquistare a 0,3 centesimi al litro. Questo significa risparmio di plastica evitando di tornare a comprare acqua minerale e di conseguenza con evidenti risparmi di denaro che poi si potrà utilizzare per pagare le bollette. Nei primi sei mesi che avviamo avviato questo progetto, grazie all’erogazione dell’acqua attraverso le “casette” abbiamo tolto dall’ambiente 8 tonnellate di plastica. Questi sono messaggi chiari che vengono recepiti dalla gente. A mio avviso una comunità cresce se le fai capire che i buoni risultati e i traguardi raggiunti sono a vantaggio di tutti e non solo dell’Amministrazione e allo stesso tempo vanno individuati e sanzionati gli evasori. 

Dopo aver conseguito questi importanti risultati e il riconoscimento di Comune virtuoso quali sono i vostri progetti futuri?

Senza dubbio quello di mantenere tutto ciò che abbiamo ottenuto con grande sacrificio, cercando sempre di migliorarsi perché in una comunità cose da fare ce ne sono sempre tante. Sicuramente ci organizzeremo per attrezzare gli impianti di illuminazione cittadini con lampade a led, migliorare le strutture sportive, la sicurezza e l’agibilità delle scuole e vorremmo arrivare a coprirne tre su quattro sul territorio. Aggiungo che i Comuni sono i pilastri fondanti dello Stato quindi papà Stato e mamma Regione dovrebbero capire che hanno dei figli che vanno aiutati, allo stesso tempo se viviamo in un contesto europeo tutti dovremmo sentirci cittadini europei, prima ancora che solarinesi o siciliani o italiani ma questo può avvenire solo se l’Europa riequilibra il trattamento riservatoci”.

Nadia Germano Bramante

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