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Sebastian Colnaghi premiato a Siracusa: “Salvare l’ambiente è la mia vocazione”

Oggi è stato un giorno importante per il 18enne nativo di Milano, premiato dal sindaco Francesco Italia per la sua attività di appassionato ecologista per la salvaguardia del mare e del nostro territorio, ancora troppo maltrattato e vulnerabile

(10 aprile 2019)

Sguardo intenso e sorriso timido, Sebastian Colnaghi ti guarda dritto negli occhi e presta la massima attenzione ad ogni domanda. Un atteggiamento che la dice lunga sulla personalità di questo diciottenne nato a Milano ma cresciuto nella città di Aretusa ed innamorato di questa terra, ma soprattutto della natura che ci circonda. Oggi è stato un giorno importante per Sebastian, premiato dal sindaco di Siracusa Francesco Italia per la sua meritoria attività di appassionato ecologista per la salvaguardia del mare e del nostro territorio, ancora troppo maltrattato e reso vulnerabile da incuria e indifferenza. Ama i serpenti, (una passione che ha approfondito studiando Erpetologia) e fare Yoga, meglio se in luogo ricco di energie e di magia come il Plemmirio; ha una vera passione per i viaggi e per le immersioni, e tutto questo descrive la vera natura di Sebastian, la cui attività a salvaguardia della natura inizia molto presto.

Tra le sue migliori intuizioni la promozione delle “giornate ecologiche” per ripulire le spiagge e i litorali dalle enormi quantità di rifiuti e di plastica depositatisi nel corso del tempo. Materiali giunti, per la maggior parte, a causa delle mareggiate, ma anche per colpa del malcostume che ancora oggi induce molte persone a deturpare questi splendidi luoghi, abbandonando rifiuti e sporcizia in ogni dove. Nel “mirino” del giovane ecologista l’incantevole zona della Pillirina, dove si è recato a gennaio per ripulire e inserire cartelli con l’indicazione “NoRifiuti”; a seguire la pulizia della Plaia, la spiaggia vicina alle Saline di Siracusa, poi la zona antistante lo sbarcadero S. Lucia; in marzo il tratto sopra il parcheggio Talete, ed ancora il sito di Tapsos alla penisola Magnisi di Priolo.

Una serie di azioni documentate da reportage fotografici che il Nostro ha inserito nella nota sfida ecologista nata in Rete con l’hashtag #greechallenge, che sprona i ragazzi e ragazze da tutto il mondo a postare una foto di una zona abbandonata al degrado e all’immondizia e “ripostarla” dopo averla ripulita e sistemata. Un impegno a tutto tondo, non soltanto nell’ambito della tutela ambientale ma anche per la valorizzazione delle bellezze storiche e paesaggistiche di Siracusa che ha spinto Sebastian alla realizzazione e diffusione di un bellissimo video documentario con decine di migliaia di visualizzazioni sul suo profilo social Facebook, dedicato alla storia e le caratteristiche del suggestivo territorio di Punta delle Mola, all’interno dell’Area marina protetta del Plemmirio. Noi di Ialmo lo abbiamo intervistato.

Sebastian, com’è nata questa tua passione per la natura?

E’ nata sicuramente vedendo le nostre spiagge deturpate da tutta questa plastica che affiora dal mare, un’emergenza che affligge tutto il mondo e, a dimostrazione di tutto ciò, proprio ieri, mentre facevo una passeggiata al Plemmirio, ho trovato la carcassa di un delfino morto, molto probabilmente per ingestione di plastica o perché rimasto intrappolato in qualche rete da pesca.

Le nostre spiagge sono sporche principalmente per colpa dell’uomo, tu che idea ti sei fatto? 

Si certo, molta plastica arriva dal mare, ma anche noi contribuiamo a sporcare quando frequentiamo le spiagge. Ormai sappiamo che si è formato quasi un nuovo continente con tutta la plastica dispersa in mare, centinaia di migliaia di tonnellate. Quindi, anche se noi la togliamo, con le mareggiate ritorna e a farne le spese sono gli animali marini con le conseguenze che ben conosciamo. 

Hai iniziato dalla spiaggia della Pillirina e poi?

Con un mio amico abbiamo raccolto ben 80 sacchi, c’era veramente di tutto e adesso è un posto splendido. Da li poi è nata l’idea di continuare con le giornate ecologiche, pulendo altri tratti di costa, e siamo riusciti a coinvolgere nelle ultime iniziate anche diverse decine di persone. 

C’è sensibilità su questo tema? 

La gente pian piano si sta sensibilizzando. A questo proposito, pochi giorni fa c’era un pescato che ci vedeva pulire la spiaggia e ci confessava che il giorno prima aveva lanciato un bicchierino di plastica in mare, ma dopo aver visto noi e averci parlato è rimasto colpito e ci ha detto che da quel momento non l’avrebbe più fatto. Magari agli altri sembrerà di poca importanza, ma per noi è stata una grande vittoria!

Tra i tuoi coetanei c’è questa sensibilità? 

Si sta formando e sta cominciando a venire fuori, sono rimasto colpito da tutti questi giovani che sono scesi in piazza sulla scia dell’appello lanciato da Greta Thunberg, non me lo aspettavo ma è stata una piacevole sorpresa perché i giovani sono il futuro del pianeta e saranno loro che insegneranno agli adulti come farlo sopravvivere!

Cosa si può fare per educare alla pulizia dell’ambiente? 

Coinvolgere le scuole, fare dei progetti educativi, portare i bambini a pulire le spiagge per comprendere materialmente l’importanza di questi temi.

I tuoi progetti futuri? 

Continueremo a pulire le spiagge, sicuramente non ci fermeremo e ci auguriamo di coinvolgere sempre più gente verso questi temi. 

Quali sono i tuoi strumenti del “mestiere”? 

Semplice: guanti, sacchetti della spazzatura, qualche auto per poterli trasportare e poi un elemento irrinunciabile: Tanta, tanta buona volonta! 

Auguri a Sebastian Colnaghi anche da parte di noi di Ialmo,  nella speranza che sempre più persone, siracusani e non seguano il suo esempio e il suo amore per la città. Siracusa merita di più!

Nadia Germano Bramante

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