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Il passaggio a livello vicino all’ospedale di Vittoria sparirà: parola dell’assessore Falcone

L'esponente della giunta regionale è stato a Comiso e durante un incontro è stato illustrato il cronoprogramma: entro i primi mesi del 2020 si potrà bandire la gara, per iniziare i lavori dopo l'aggiudicazione

(1 luglio 2019)

Il progetto esecutivo per eludere il passaggio a livello esistente sulla SS115, tratto Comiso-Vittoria, sarà pronto entro questo stesso anno. Entro i primi mesi del 2020 si potrà bandire la gara e quindi iniziare i lavori dopo l’aggiudicazione. Questa la tempistica indicata dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Marco Falcone presente questa mattina a Comiso. L’assessore Falcone, accompagnato dal deputato regionale Giorgio Assenza, incontrando in Municipio il sindaco Maria Rita Schembari, il commissario prefettizio presso il Comune di Vittoria, Gaetano D’Erba, e i rappresentanti territoriali e provinciali della Cna, ha precisato che il superamento del passaggio a livello tra Comiso e Vittoria, fa parte di un piano regionale, finanziato con circa 67 milioni di euro, dei quali 52 milioni a carico della Regione siciliana e il rimanente a carico di Rfi. “Entro questo stesso mese di luglio – ha specificato l’assessore Falcone – Regione siciliana e Rfi firmeranno il relativo contratto che aprirà la strada alla progettazione delle opere”.

Poco prima, il sindaco Schembari e il commissario prefettizio per Vittoria D’Erba hanno evidenziato come la costituzione di un unico polo ospedaliero tra le città di Comiso e Vittoria ha posto la soluzione della barriera viaria come assolutamente prioritaria e ineludibile. “Il passaggio a livello alle porte di Vittoria – ha osservato il primo cittadino comisano – rappresenta una grave iattura nel sistema di viabilità soprattutto in relazione alla necessità di raggiungere senza alcun intoppo il nosocomio vittoriese nei casi di urgenza. Infatti, è accaduto spesso che un’ambulanza, nel corso del suo intervento d’emergenza, abbia dovuto sostare di fronte alle sbarre chiuse del passaggio a livello in attesa del transito di un treno prima di raggiungere l’ospedale. La soppressione del passaggio a livello, pertanto, consentirà soccorsi più immediati per malati e feriti e, più in generale, aumenterà la sicurezza per il traffico veicolare. La presenza dell’assessore Falcone e le sue parole, ci confortano perchè deliniano una soluzione del problema in tempi ragionevolmente brevi. Si tratta di un importante risultato che si raggiunge grazie alla sensibilità dimostrata non solo da parte dell’assessore Falcone, ma altresì dal presidente della Regione siciliana Nello Musumeci che è sempre molto vicino alle problematiche che si manifestano nei comuni siciliani e al deputato regionale Giorgio Assenza, che si fa portavoce presso l’Ars e la Presidenza della Regione delle legittime istanze del nostro territorio. Una interlocuzione e una mediazione la sua, preziosa, discreta ed efficace”.

Il sindaco Schembari e l’assessore Falcone hanno anche parlato di altri due importanti e interessanti progetti che riguardano l’aeroporto e l’area Usa dell’ex base Nato. “Nel primo caso – ha spiegato il sindaco Schembari – abbiamo registrato un interessamento della società toscana Navigo interessata a incrementare la navigazione diportitistica presso i porti iblei, soprattutto Pozzallo e Marina di Ragusa, da qui il collegamento attraverso l’aeroporto di Comiso con una serie di voli charter che aprirebbero nuovi flussi passeggeri per il nostro aeroscalo. Per il secondo caso, alcune agenzie che si occupano di aerospazio e in particolare della progettazione di piattaforme stratosferiche per il controllo climatico e ambientale sono interessate al nostro aeroporto e alle strutture circostanti, per impiantare centri di ricerca. Ciò potrebbe rappresentare un’interessante ipotesi di nuovo utilizzo dell’aerea Usa attualmente inutilzzata”.

“E’ un’opportunità importante – ha commentato a quest’ultimo proposito l’assessore Falcone -. La creazione di un polo d’eccellenza aerospaziale a Comiso rapresenterebbe un grande focus sul Mediterraneo. Questo grande progetto di ricerca può rappresentare una notevole risorsa per l’intera area mediterranea cui si riferisce per questo abbiamo chiesto agli attori proponenti non più un’idea ma un vero e proprio progetto che possa essere negoziato a Bruxelles per essere inserito nella nuova linea di finanziamento dell’Ue per il periodo 2021-2027”.

Comunicato Stampa

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