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Carola Rackete davanti ai Giudici, ad Agrigento: sentenza rinviata a domani

Da un lato la richiesta di convalida dell'arresto, dall'altra quella di applicare solo il divieto di dimora in provincia di Agrigento. Gli sbarchi e gli avvistamenti in mare, intanto, non si fermano

(1 luglio 2019)

Carola Rackete, la comandante della Sea Watch, è partita oggi con una motovedetta della Guardia di Finanza per raggiungere Agrigento dove, alle 15.30, era in programma in tribunale l’interrogatorio nell’ambito dell’udienza di convalida del suo arresto avvenuto pochi giorni fa, dopo l’arrivo in porto a Lampedusa con il suo carico umano. Il Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, il suo vice Salvatore Vella e il pubblico ministero Gloria Andreoli hanno chiesto la convalida dell’arresto di Rackete, accusata di rifiuto di obbedienza a nave da guerra, resistenza o violenza contro nave da guerra e navigazione in zone vietate. I pm, invece, hanno solo chiesto il divieto di dimora in provincia di Agrigento. A minuti dovrebbe arrivare l’attesa decisione.

Intanto, dalla Germania arrivano pressioni affinché la capitana della Sea-Watch torni libera mentre da Vienna il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, risponde che “L’amicizia e la collaborazione tra Italia e Germania sono talmente solide che non possono essere messe in discussione da alcunché”. Poi, dal Capo dello Stato arrivato un invito generale ad abbassare i toni, per affrontare con maggiore serenità e concretezza ogni questione. Il Premier Giuseppe Conte ha fatto sapere di aver parlato di Carola Rackete con la Cancelliera Angela Merkel, ma di aver risposto che “la cosa è nelle mani della magistratura”.

Gli sbarchi e gli avvistamenti in mare, nel frattempo, non si fermano. Dopo i 17 tunisini approdati a Lampedusa, in 42 sono sbarcati a Pozzallo nel week end e la polizia ha fermato due tunisini maggiorenni ritenuti gli ‘scafisti’ dell’imbarcazione. Secondo quanto riferito dai testimoni alla squadra mobile della Questura di Ragusa, i migranti avrebbero pagato circa 1.000 euro ciascuno per il viaggio della speranza, dopo mesi di permanenza in una connection house, in Libia. La prima parte della traversata l’avrebbero fatta con un gommone, poi su una piccola barca che ha lanciato l’allarme e che è stata intercettata ieri mattina e soccorsa in acque Sar italiane dalla guardia costiera. Dei 56, 14 bisognosi di cure sono stati subito condotti a Lampedusa, gli altri 42, come detto, hanno proseguito per Pozzallo.

AGGIORNAMENTO DELLE 17.30

Arrivano le prime indiscrezioni, mentre l’udienza e l’interrogatorio sono ancora in corso. “Credevo che la motovedetta si spostasse, non volevo colpirli” ha detto la comandante della Sea Watch al GIP Alessandra Vella. L’aula 9 del tribunale di Agrigento è presidiata dalle forze dell’ordine.

AGGIORNAMENTO DELLE 18.30

Il Gip Alessandra Vella si è riservato di decidere e la sentenza sarà emessa domani. Carola Rackete resta agli arresti domiciliari in un’abitazione privata di Agrigento.

Valentina Frasca

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