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“Basi per una seria discussione sulla beccaccia: Ottimismo VS Pessimismo”

È questo il titolo del convegno scientifico svoltosi a Burgio il 13 dicembre scorso, a cura del Comune e dell’Associazione Beccacciai e Perniciai. Cerimoniere dell’evento è stato l’Ispettore Superiore forestale in quiescenza, Francesco Messana

(17 dicembre 2019)

“Basi per una seria discussione sulla beccaccia: Ottimismo VS Pessimismo” è il titolo del convegno scientifico svoltosi a Burgio il 13 dicembre scorso, a cura del Comune e dell’Associazione Beccacciai e Perniciai. All’interno dell’aula consiliare intitolata a Rosario Livatino, il magistrato ucciso dalla Stidda agrigentina nel 1990, si sono succeduti gli interventi e le relazioni tecniche di illustri ospiti provenienti non soltanto dal nostro territorio, ma anche da Napoli, Roma, Grosseto, Bruxelles, Polonia. Argomento principale, come recita il titolo dell’evento, è stato la beccaccia (Scolopax rusticola), uccello della famiglia degli scolopacidi tipico dell’areale euro-asiatica. La presenza di questa specie sul lato burgitano dei Monti Sicani, dove predilige svernare a partire da ottobre, ha dato il via da decenni ad annuali appuntamenti che hanno visto e vedono tuttora incontrarsi esperti del settore e anche semplici appassionati.

Cerimoniere dell’evento è stato l’Ispettore Superiore forestale in quiescenza, Francesco Messana, il quale ha condotto e coordinato l’intera discussione. A causa delle condizioni meteo di quel giorno, quasi proibitive, l’ispettore Messana è stato costretto a portare i saluti di vari relatori che non sono riusciti a raggiungere il piccolo centro agrigentino: “Non mi era mai capitato, in tanti anni che organizzo questo tipo di eventi, di dover portare i saluti di così tanti ospiti assenti”, ha dichiarato.

Assenti erano l’Assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, On.le avv. Salvatore Cordaro; il Signor Giudice di Sorveglianza del Tribunale di Agrigento, dott. Walter Carlisi; l’Assessore al Territorio e all’Ambiente del comune di Corleone, dott. Luca Gazzara; Sua Eminenza Cardinale Francesco Montenegro, Arci vescovo di Agrigento; il professore dell’Università di Genova e Presidente del Club della Beccaccia, Silvio Spanò; il Dirigente generale del Comando del Corpo Forestale dott. Filippo Principato; il dott. Antonino Colletti e il Geologo e Consulente Ambientale dott Domenico Rizzuto. Presente invece l’amministrazione comunale di Burgio, rappresentata in sede di discussione dal sindaco, dott. Francesco Matinella, dall’Assessore al Territorio e all’Ambiente, Giuseppe Abruzzo e dal Presidente del Consiglio comunale, prof. Vito Ferrantelli. Importante è stata anche la collaborazione del Presidente del gruppo cinofilo Trinacria, Michele Pizzuto. Ogni anno vari esperti del settore si riuniscono a Burgio per svolgere, nell’arco di più giorni, attività di monitoraggio e censimento della beccaccia. Alla presenza di un nutrito pubblico (tra cui vi era l’Ispettore Superiore forestale Francesco Maniscalco del Distaccamento Forestale di Burgio) composto da addetti ai lavori, appassionati e anche curiosi, si è discusso di questo volatile, preda – soprattutto in anni precedenti – di una caccia incontrollata. Hanno preso la parola i monitoratori ufficiali, i dottori Filippo Segato, Francesco Francaviglia e Marco Ragatzu, insieme al dott. Antonino La Barbera (Presidente dell’Associazione Beccacciai e Perniciai) il quale ha anche letto la relazione tecnica del professore Spanò, al dott. Marco La Valva (Agronomo ambientale e consulente dello I. E. ME. S. T.), all’architetto Giuseppe Mazzotta (responsabile del WWF Area Mediterranea), al dott. Giuseppe Marsullo (medico nucleare) e al dott. Domenico Macaluso (medico chirurgo dell’Ospedale di Ribera).

L’occasione è servita anche per parlare di ambiente in generale, della sua salvaguardia, dello stato dei fondali marini e della presenza nei nostri boschi dei cacciatori. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, si è voluti precisare il fatto che quella del cacciatore non è assolutamente una figura negativa da debellare, ma – anzi – si può lavorare di concerto con lo scopo di mantenere un sano equilibrio ecologico per il bene nostro e del nostro pianeta. Ha concluso i lavori, l’intervento del Direttore regionale dello Sviluppo rurale e territoriale, il dott. Mario Candore, il quale ha ribadito l’importanza di un censimento sistematico di questo animale. Azioni del genere, ha continuato il dott. Candore, devono essere rivolte non soltanto alla beccaccia, ma anche alle altre specie venatorie. Lo scopo, condiviso con l’ISPRA (Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale), è quello di stabilire un calendario venatorio ad hoc per tutti.

Come detto precedentemente, ha condotto i lavori di discussione l’Ispettore forestale Francesco Messana, il quale ormai da trent’anni si impegna in questo campo con tanta passione e caparbietà. Oltre a coordinare e introdurre i relatori, Messana è stato parte attiva per quanto concerne il contributo tecnico. Non sono mancati i saluti al dott. Enzo Minio, giornalista di Ripost e de La Sicilia e al dott. Giuseppe Angelica, fondatore del nostro portale Ialmo.

Il dott. Candore ha anche puntualizzato il fatto che, grazie a questa annuale iniziativa, Burgio per qualche giorno ha il privilegio di essere la capitale italiana della cinofilia e – a tal proposito – il convegno è ogni anno occasione non soltanto per far conoscere Burgio e il suo territorio, in particolare la sua splendida area boschiva più di una volta protagonista di nostri articoli (“Il bosco delle favole? È a Burgio e vi consigliamo di andarci la seconda domenica di agosto”, “Brucia il bosco delle favole a Burgio: da oltre 48 ore si cerca di domare le fiamme”, “50 ore per domare l’incendio del bosco di Burgio: persi oltre 58 ettari di natura incontaminata”), ma anche per far conoscere i prodotti tipici del luogo. Molto graditi, infatti, sono stati gli omaggi di arance da parte della ditta Parlapiano Fruit di Ribera e l’olio biologico dell’azienda agricola Giovanni Latino di Villafranca Sicula.

Ovviamente nel paese delle ceramiche non potevano mancare gli omaggi artigianali delle ceramiche Caravella. Chicca finale, il ricco e variegato rinfresco offerto ai presenti dagli organizzatori e preparato dai maestri chef di Le Folie, i fratelli Di Graci.

Maria Concetta Bellavia

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