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Giornata cruciale per le infrastrutture iblee: SAC acquista Soaco, a Roma si riunisce il CIPE

Il futuro dell'aeroporto di Comiso e della SS 514 Ragusa- Catania, dunque, potrebbe decidersi oggi. E il Codacons chiede al Ministro Toninelli di revocare la concessione alla SAC S.p.A., qualora si concretizzi il trasferimento ai privati delle quote pubbliche

(4 aprile 2019)

E’ una giornata cruciale quella odierna per le infrastrutture della provincia di Ragusa. La prima notizia riguarda l’aeroporto di Comiso. La SAC, infatti, società di gestione dell’aeroporto Fontanarossa di Catania, ha annunciato poco fa l’acquisto di Soaco. SAC acquista la quota di Ies, quindi Intersac che ha il 65% di SOACO ora è al 100% di SAC.

Il presidente di Soaco, Silvio Meli, da noi raggiunto telefonicamente durante la partecipazione al convegno sulla rete aeroportuale in programma proprio oggi a Catania, ha così commentato la notizia: “L’unica cosa che cambia per noi è che finalmente avremo un vero socio di maggioranza con cui interloquire, e non più i liquidatori di Intersac. Giuridicamente e a livello gestionale resterà tutto invariato, ma finalmente potremo parlare seriamente e a lungo termine di ristrutturazione e piano industriale. La fase di transizione si è conclusa, ora si va avanti nel segno della continuità e della sinergia con il management di SAC e Comiso ne risentirà, sicuramente, in positivo”. Nessuna preoccupazione, dunque, relativamente alla privatizzazione, o meglio, per dirla con le parole di Meli, “la cessione della maggior parte delle quote ad un soggetto privato. La differenza c’è a livello giuridico, perché il pubblico rimane e controlla”. Per il numero uno di Soaco “in ogni caso la cosa non riguarda il Pio La Torre di Comiso ma solo SAC. Per noi non cambierà nulla – dice Meli a Ialmo – perché sempre SAC si siederà nei tavoli deputati al confronto col comune di Comiso, che ha il restante 35% delle quote, ma con una composizione diversa e di certo con capitali freschi da destinare agli investimenti, che fare a Catania da soli era impossibile”. 

Oggi, intanto, il Codacons, ha rivolto un appello al Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Danilo Toninelli, in ordine alle sorti della gestione del servizio aeroportuale. “Resa nota l’intenzione della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia –  titolare di quote della SAC S.p.A. per il 61,22 % del capitale sociale – di dismettere il proprio pacchetto azionario a favore di privati in assenza di qualsivoglia vincolo o limite – si legge in un comunicato – il Codacons chiede al Ministro Toninelli di revocare la concessione alla SAC S.p.A., qualora il trasferimento delle quote pubbliche avvenisse”.

Il Codacons ravvisa anche la necessità che venga indetta una nuova procedura di evidenza pubblica per l’assegnazione della concessione, la cui partecipazione sia estesa anche ad operatori economici internazionali, e che il ricavato venga destinato all’integrazione, potenziamento e miglioramento delle infrastrutture siciliane, stante le condizioni di dissesto in cui versano le principali reti di collegamento dell’isola (nello specifico, le autostrade Ragusa – Catania, Catania – Messina, Catania – Palermo, Messina – Palermo). L’associazione invita Toninelli “a verificare l’ingente quantità di risorse economiche che, negli anni, la Società Aeroporto Catania ha ricevuto da parte della Regione Siciliana, senz’ombra di dubbio superiore rispetto alle somme stanziate da parte della Camera di Commercio per l’ottimizzazione della gestione del servizio (pari a 150.000 euro). Difatti, la Regione Siciliana non solo avrebbe investito nella SAC S.p.A (prima ASAC) circa 300 milioni di euro e  finanziato la Soaco con più di 5 milioni di euro, ma avrebbe anche concesso dei contributi a fondo perduto di circa 100.000 euro per la costruzione dell’aerostazione attualmente usata dalla SAC S.p.A e di 40 milioni di euro alla Soaco per la costruzione dell’aerostazione di Comiso. Da questo scenario sembra prospettabile il rischio che, a seguito della dismissione delle quote di maggioranza a favore di privati, i soci della SAC S.p.A. possano incassare il ricavato della vendita di un bene costruito con fondi pubblici e, conseguentemente, destinarli a fini estranei rispetto a quelli di pubblica utilità”.

Secondo il presidente Meli quella del Codacons non è una posizione condivisibile perché “i principali aeroporti italiani ed europei sono gestiti da privati, e SAC sta solo andando nella stessa direzione”.

L’altra notizia del giorno è relativa all’iter per la SS 514 Ragusa-Catania perché oggi, a Roma, si riunisce il CIPE. Lo scorso 20 marzo, lo ricordiamo, il pre-Cipe ha dato l’ok all’opera, quindi in giornata potrebbe arrivare il via libera definitivo del Comitato interministeriale per la Programmazione economica. In volo per la Capitale, per seguire la seduta, c’è l’On. Nello Dipasquale, che sul suo profilo Facebook scrive: “Speriamo non ci siano sorprese in modo da poter passare alle fasi successive ed arrivare presto all’apertura dei cantieri. Sono qui fiducioso a testimoniare, come sempre, il mio impegno per le infrastrutture della provincia di Ragusa”.

Anche in questo caso, dunque, la notizia è in aggiornamento. Le prime informazioni dovrebbero arrivare dopo le 18.

Valentina Frasca

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