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Confcommercio sposa ECampus: “Così diventiamo un polo d’eccellenza per la formazione delle imprese”

Nelle cinque aule dei locali che l'organizzazione ha riattivato da circa un anno, gli studenti potranno seguire le lezioni e sostenere i loro esami dopo aver scelto il percorso più giusto in base alle proprie aspirazioni e con incentivi non indifferenti

(31 maggio 2019)

Confcommercio Ragusa sposa ECampus e punta a diventare un polo d’eccellenza non solo nel campo delle imprese ma anche in quello della formazione. Su quest’ultimo aspetto (da sempre sotto la lente d’ingrandimento di Confcommercio, che da anni promuove corsi di formazione ad hoc per le aziende e i settori che segue) adesso si vuole accelerare, per dare la possibilità a tutti (ma soprattutto ai tanti giovani che, complice la crisi economica, hanno lasciato gli studi per dedicarsi al lavoro o all’azienda di famiglia) di recuperare, formarsi e investire la propria conoscenza e il know how acquisito nell’impresa e nel territorio, aumentandone gli standard qualitativi. La nuova convenzione tra una delle principali università telematiche italiane, ECampus appunto, e Confcommercio è stata presentata questa mattina nella sede formativa di via Sofocle, a Ragusa. Nelle cinque aule di questi locali, riattivati da circa un anno, gli studenti potranno seguire le lezioni e sostenere i loro esami.

“Con la convenzione che ufficializziamo oggi, – ha spiegato il presidente provinciale di Confcommercio Ragusa, Gianluca Manentiandiamo a consolidare la parte della formazione, aspetto basilare per tutti noi e mio obiettivo sin dall’inizio del mandato. Non proporremo più solo i classici corsi di formazione accreditati e utili alle imprese: ora diventiamo promotori di una formazione di eccellenza. I nostri studenti sono anche imprenditori, persone che già conoscono il mondo del lavoro e che devono poter scommettere su se stessi senza rinunciare ad altro”.

ECampus offre già una scontistica pari al 33% rispetto ad altre università, ma coloro che sceglieranno di formarsi attraverso Confcommercio, e/o che sono già associati, saranno ulteriormente agevolati. Inoltre, con 5 facoltà, 23 corsi di laurea e 44 indirizzi di studio (che dall’anno prossimo potrebbero diventare 46 se il MIUR approverà le richieste per Farmacia e Scienze della Nutrizione Umana) l’offerta formativa all’interno della quale muoversi e scegliere è davvero ampia. “Siamo stati sempre all’avanguardia, – ha proseguito Manenti – e al nostro modello di economia hanno guardato in tanti, ma la crisi ci ha coinvolto in modo non indifferente e ora, nell’ambito del rinnovamento della squadra di Confcommercio e della rinnovata sinergia con tutte le forze del territorio, vogliamo far interagire l’imprenditore non solo con il nostro sistema associativo ma anche con il mondo accademico, affinché abbia una marcia in più nell’ambito della gestione dell’impresa. Questa sarà la prima università con il logo di Confcommercio, vogliamo che la gente torni alla conoscenza. In questo modo – ha concluso – aiutiamo le aziende a 360 gradi. Da un lato le formiamo, dall’altro, con Commerfidi, le sosteniamo economicamente nei momenti del bisogno. In questo modo, insieme alle imprese, valorizziamo le idee e facciamo squadra”.

Il personale di Confcommercio è stato già formato ed è pronto a fornire agli utenti tutte le informazioni sui corsi e le iscrizioni, che sarà possibile effettuare nei diversi presidi Confcommercio dei comuni iblei. Di volta in volta si studieranno le migliori formule per agevolare lo studente e permettergli di ridurre gli anni necessari a conseguire la laurea, riconoscendogli le esperienze lavorative e/o i percorsi di studio precedenti, senza ovviamente intaccare la qualità della formazione.

In rappresentanza di ECampus all’incontro di stamattina c’erano il direttore generale Alfonso Lo Vito, il coordinatore provinciale Carlo Palacino, e il presidente del consorzio Università telematica, Antonino Ballarino. “Quello che presentiamo oggi – ha sottolineato quest’ultimo – è nato da un incontro avuto con il presidente Manenti qualche mese fa, nel corso del quale ci siamo scambiati delle idee su cosa potevamo portare a Ragusa insieme. Oggi quel progetto ha le gambe per camminare, ed è qualcosa di unico a livello nazionale. ECampus non aveva mai fatto accordi specifici prima d’ora, perché puntava a raggiungere gli iscritti sul territorio in modo diverso, ma vista la serietà con la quale abbiamo portato avanti insieme questo lavoro, posso dire che sono le altre province ad essere indietro, quelle che non lo hanno ancora fatto”.

L’università tradizionale, è stato rimarcato, è lontana anni luce dalle vere esigenze della comunità e di chi si affaccia al mondo del lavoro, perché non lo forma a dovere. “Forse le università on line sono nate con una finalità diversa, ma oggi rappresentano proprio ciò di cui il territorio ha bisogno. In fondo, se solo da gennaio ad oggi, in 4600, da nord a sud, ci hanno scelto, un motivo ci sarà. Le università classiche si chiudono tra quattro mura, noi ci spingiamo oltre. Siamo noi ad andare dallo studente e non viceversa, assecondando le sue esigenze e dandogli modo, nel frattempo, di continuare a lavorare. Sono le idee a fare la differenza e che permettono ad crescere: scommettiamo, dunque, sui nostri giovani – ha concluso Ballarino – e diamo loro fiducia”.

Valentina Frasca

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