Turismo Verde
Messina

Aree verdi di Messina, Messina:

1a Riserva naturale orientata Laguna di Capo Peloro: istituita nel 2001, si estende su un territorio di circa 70 ettari dove vivono più di 400 specie acquatiche. Ricordiamo che la Laguna di Capo Peloro è un sito di importanza internazionale, inserito nel Water Project dell’UNESCO dal 1972;

1b Villa Giuseppe Mazzini: chiamata originariamente “la Flora”, fu progettata dall’ingegnere svizzero Enrico Fehr. Ricca di vegetazione mediterranea ed esotica, è uno dei luoghi preferiti dai messinesi per il tempo libero. All’interno della Villa ci sono l’Acquario e una voliera che ospita uccelli esotici;

1c Villa Dante: realizzata negli anni Settanta, è il polmone verde di Messina. La Villa si estende per alcuni ettari e include anche una grande arena all’aperto, una piscina, un centro per gli anziani, campi da calcio e numerosi spazi ludici per bambini;

1d Villa Albert Sabin: grande spazio verde attrezzato affacciato sullo Stretto;

1e Colli San Rizzo (o Colli Sarrizzo): immensa area verde attrezzata della città;

1f Orto Botanico Pietro Castelli dell’Università di Messina: sito in piazza XX Settembre, comprende piante provenienti da varie parti del mondo.

Parco naturale regionale dei Nebrodi (Acquedolci, Alcara Li Fusi, Capizzi, Caronia, Cesarò, Floresta, Galati Mamertino, Longi, Militello Rosmarino, Mistretta, Raccuja, Sant’Agata di Militello, Santa Domenica Vittoria, San Fratello, San Marco d’Alunzio, Santo Stefano di Camastra, San Teodoro, Tortorici, comuni di EN e CT): istituito nell’agosto del 1993, coi i suoi quasi 86 mila ettari di superficie è la più grande area naturale protetta della Sicilia. I comuni ricadenti nell’area del Parco sono 24: 19 in provincia di Messina, 3 in provincia di Catania (Bronte, Maniace e Randazzo) e 2 in provincia di Enna (Cerami e Troina). Il Parco è gestito dall’Ente Parco dei Nebrodi ed è ricco di querce, castagni e agrifogli ed è popolato dal falco pellegrino, da conigli selvatici, pernici e poiane.

Riserva naturale orientata Fiumedinisi e Monte Scuderi (Alì, Fiumedinisi, Itala, Monforte San Giorgio, Nizza di Sicilia, San Pier Niceto, Santa Lucia del Mela): istituita con decreto dell’Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente nel dicembre del 1998, la Riserva si estende per un’area di circa 3.500 ettari e ospita bellissimi esemplari di erica arborea e boschi di roverella. Da segnalare le fiumare, veri e propri laboratori geologici all’aperto in cui miriadi di ciottoli di diversa origine minerale raccontano la storia naturale e fisica dei Monti Peloritani.

Riserva naturale orientata Bosco di Malabotta (Francavilla di Sicilia, Malvagna, Montalbano Elicona, Roccella Valdemone, Tripi): situata nella zona di transizione tra i Monti Peloritani e i Monti Nebrodi, la Riserva si distende per una superficie complessiva di circa 3.200 ettari e include anche l’altopiano dell’Argimusco, famoso per la presenza di rocce megalitiche. Ricordiamo infine che il Bosco di Malabotta è uno dei più antichi della Sicilia.

Riserva naturale Le Montagne delle Felci e dei Porri (Leni, Malfa, Santa Marina Salina): istituita nel 1984 sull’Isola di Salina (Isole Eolie), l’aria protetta è caratterizzata da rilievi montuosi e vegetazione spontanea costituita principalmente da macchia sempreverde. Segnaliamo nel territorio della Riserva la presenza del ghiro, del falco della regina, delle berte e di altri uccelli pelagaci.

Riserve delle Isole Eolie, Lipari:

  • Riserva naturale orientata Isola di Alicudi: istituita nel 1997;
  • Riserva naturale orientata Isola di Filicudi e scogli Canna e Montenassari: istituita nel 1997;
  • Riserva naturale orientata Isola di Panarea e scogli viciniori: istituita nel 1997;
  • Riserva naturale orientata Isola di Stromboli e Strombolicchio: istituita nel 1997;
  • Riserva naturale orientata Isola di Vulcano: istituita nel 2000.

Riserva naturale orientata Isola Bella, Taormina: istituita nel 1998, la Riserva tutela un ambiente marino di grande varietà con dei fondali ricchi non solo di flora e fauna ma anche di relitti di navi e reperti archeologici. Ricordiamo che l’Isola Bella è stata inserita nella lista dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e dichiarata Monumento di interesse storico-artistico di particolare pregio nel 1984.

Parco Fluviale dell’Alcantara, Motta Camastra-Castiglione di Sicilia (CT): parco regionale istituito nel 2001 in sostituzione delle preesistente Riserva. Il Parco tutela tutto il territorio delle Gole dell’Alcantara, le spettacolari gole che in alcuni punti sono alte fino a 25 metri e larghe tra i 2 e i 5 metri. Sul territorio di Motta Camastra, in località Fondaco Motta, si trova la gola più imponente e famosa dell’Alcantara, lunga più di 6 km ma percorribile in modo agevole solo per i primi 3.

Riserva naturale orientata Laghetti di Marinello, Patti: istituita nel 1998, l’area lagunare protetta si estende per un territorio di circa 400 ettari. Nel tempo le numerose variazioni morfologiche del territorio hanno modificato la costa creando così questi meravigliosi laghetti salmastri. Tra le specie ittiche presenti nelle acque della Riserva segnaliamo il ghiozzetto macrocefalo, l’anguilla, il latterino capoccione, il cefalo bosega, il ghiozzo nero, la bavosa pavone e il pesce ago.

Riserva naturale integrale Vallone Calagna sopra Tortorici, Tortorici: fu creata nel 1993 al fine di promuovere il turismo e l’escursionismo in una delle più vaste regioni protette della Sicilia. Uno sportello comunale si occupa della segnalazione dei percorsi montani all’interno dell’aera protetta e del coordinamento delle numerose iniziative folkloristiche promosse dall’ente gestore della Riserva. Tra gli eventi organizzati segnaliamo il Festival delle Bande Musicali dei Nebrodi che si svolge nel mese di agosto con una sezione dedicata all’esibizione dei solisti.

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