Torri e Castelli
Messina

Castelli e Torri di Messina, Messina:

1a Forte del Santissimo Salvatore: fu costruito nella prima metà del Cinquecento sul braccio destro della falce portuale. Sulla torre campana si trova una statua in bronzo dorato alta sei metri e raffigurante la Madonna della Lettera;

1b Castel Gonzaga o Forte Gonzaga: fu fatto costruire nel 1540 da Carlo V d’Asburgo e dal viceré di Sicilia Don Ferrante Gonzaga nell’ambito della realizzazione di un imponente sistema difensivo della città. L’edificio, costruito in posizione dominante sulla cima del Monte Piselli, presenta una sagoma bassa e una pianta stellare con sei grandi bastioni angolari di forma triangolare. Il perimetro del forte è circondato da fossati;

1c Real Cittadella: imponente costruzione militare a pianta stellare fatta costruita dagli spagnoli tra il 1680 e il 1686 e posta a difesa del porto di Messina;

1d Forti Umbertini: così chiamati perché fatti costruiti durante il regno di Umberto I di Savoia per la difesa dello Stretto. Dei 22 Forti Umbertini 13 furono costruiti sulla costa siciliana e 9 sulla costa calabra. Tra questi ricordiamo: Forte Cavalli sul Monte Gallo; Forte Campone; Forte Dinnammare; Batteria Polveriera o Masotto; Forte Schiaffino o Monte Giulitta; Forte Mangialupi; Castellaccio e Castello Matagrifone o Roccaguelfonia di cui resta solo una torre ottagonale su cui è stata installata una delle campane più grandi d’Europa;

1e Resti della cinta muraria di Torre della Lanterna; Torre di Contesse; Torri Martello di Ganzirri e Faro; Torre Faro e Torre Marmora o Torre dell’Ebreo.

Torri di Barcellona Pozzo di Gotto, Barcellona Pozzo di Gotto: Nel comprensorio barcellonese sono presenti i resti di oltre una decina di torri tra cui quella di Nasari (XII secolo), quella di Gurafi, quella di Sipio (XIII secolo) e la Cantone (inglobata in un edificio successivo). La maggior parte di queste torri sono un lascito della dominazione normanna o sono frutto delle edificazioni di Federico II, come la Torre Longa del XVIII secolo.

Castello dei Lancia, Brolo: Tra i monumenti di maggior interesse storico-architettonico occupa un posto di primo piano il Castello medievale dei Lancia che, arricchito da una splendida torre quattrocentesca, fu rimaneggiato più volte lungo i secoli. Alla cittadella fortificata si accede tramite due porte: una che affaccia sul mare e l’altra, che funge da ingresso principale, maestosamente sormontata da un arco in arenaria e fregiata dagli stemmi dei principi Lancia.

Castello di Caronia, Caronia: Costruito nel XII secolo, è uno degli edifici meglio conservati dell’architettura normanna in Sicilia.

Castello di Forza D’Agrò, Forza D’Agrò: edificato dal Conte Ruggero tra l’XI e il XII secolo, si erge su una rupe nel punto più alto della valle. Il portale d’ingresso è costituito da grandi blocchi di pietra locale. Nella parte interna della fortezza si trovano gli alloggi dei soldati, i resti di una polveriera e i resti della chiesa del Crocifisso. Nel 1876 il Castello fu destinato a divenire il cimitero del paese.

Castello di Federico II, Milazzo: Nominato monumento nazionale, il nucleo originario dell’edificio fu edificato sotto la dominazione araba (IX secolo d.C.) sul sito della preesistente acropoli greca. La struttura fu poi modificata e ampliata dai Normanni e ha subito numerosi rimaneggiamenti in epoche successive che hanno però lasciato intatto il simbolo della città dipinto sul basamento: un grande scarabeo alato.

Castello di Oliveri, Oliveri: costruito attorno al XII secolo su di una rupe affacciata sul mare, il Castello è stato ristrutturato numerose volte nel corso degli anni anche se oggi purtroppo dell’antica fortezza non sono rimasti che pochi resti.

Castello Branciforti, Raccuja: fu edificato al termine dell’XI secolo da Ruggero I d’Altavilla dopo la vittoria sugli Arabi guadagnata nella battaglia della valle del Fico. Nei secoli l’edificio ha subito diverse modifiche: da fortezza divenne palazzo nobiliare e poi carcere mandamentale fino agli anni Sessanta del secolo scorso. Oggi nel primo piano dell’edificio è ospitata la Biblioteca comunale.

Torre Sollima, Roccalumera: simbolo del paese, l’antica torre di guardia saracena fu probabilmente costruita all’inizio del Quattrocento.

Castello di Roccavaldina, Roccavaldina: di grande fascino, il Castello di Roccavaldina è formato da due complessi distinti. Il primo, di origine normanna, è una fortezza di tipica configurazione medievale con due torri fortificate. L’altro, cinquecentesco, è un imponente palazzo aggiunto al nucleo originale del Castello e un tempo adibito ad abitazione dei Valdina. Da segnalare la particolarità della merlatura che è guelfa sul prospetto principale e ghibellina sui laterali.

Castello Gallego, Sant’Agata di Militello: edificato e rimaneggiato in più fasi, è il simbolo del paese. Il complesso si articola attorno a un ampio cortile quadrato sul quale si affaccia il piano terra, gli ambienti della guardia, i magazzini e le scuderie.

Castello Ruffo, Scaletta Zanclea: Costruito su un promontorio presumibilmente tra il 1230 e il 1240, il Castello Ruffo è inaccessibile da tre lati. Su quello orientale, il più praticabile, è stata costruita nel Medioevo la scaletta che congiunge le due frazioni. Il piano nobile ingentilisce la fortezza con le sue finestre a bifora e ospita oggi il Museo civico dove sono esposte testimonianze della storia cittadina e della famiglia Ruffo.

Castello di Spadafora, Spadafora: la struttura attuale dell’edificio si fa risalire alla seconda metà del XV secolo mentre probabilmente in origine l’edificio era soltanto una torre di avvistamento, avamposto del castello sede del feudatario che invece era situato in collina. La tradizione locale vuole che un condotto sotterraneo mettesse in comunicazione le due fortificazioni, permettendo così il passaggio di soldati e prigionieri. Quasi certamente la torre fu ampliata o ricostruita intorno al 1500 dall’architetto fiorentino Camillo Camilliani, divenendo quel Castello di cui rimane oggi solo la parte centrale. L’edificio è stato restaurato a cura della Sovrintendenza per i Beni Ambientali di Catania e successivamente dalla Sovrintendenza di Messina, dopo l’acquisizione da parte della Regione Sicilia.

Palazzo Corvaja, Taormina: chiamato Palazzo anche se in realtà si tratta di un vero e proprio castello, l’edificio fu eretto tra il XVII e il XIX secolo su precedenti fortificazioni arabe (la torre cubica) e su edifici quattrocenteschi. Attualmente il primo piano è sede del Museo delle Arti e tradizioni popolari mentre al piano terra trovasi l’Ufficio di informazioni turistiche.

Castello di Castelmola, Castelmola:  i resti del Castello poggiano su di uno sperone di roccia che sovrasta il piccolo abitato medievale e dal quale si gode una fra le visuali più suggestive di Sicilia. Castelmola ha rappresentato una sorta di seconda acropoli per l’abitato di Taormina e probabilmente avrà svolto tale funzione durante i due assedi musulmani di Taormina nel 902 e nel 962 d.C. Dell’originario sistema difensivo oggi si intravedono solo tracce di una bassa cinta muraria; nello specifico, è visibile un paramento in pietrame calcareo e lavico in cui si apre un grande arco a tutto sesto, probabilmente la porta di accesso principale all’abitato. Oltrepassata la porta, sulla destra una scala conduce alla parte sommitale che ospita il ridotto fortificato. I pochi ruderi superstiti restituiscono l’aspetto di una fortezza incentrata su di un imponente torrione che in direzione ovest precipita direttamente nella valle sottostante. Da questo torrione ha inizio la cinta muraria principale, della quale rimangono alcuni monconi.

Castello baronale, Venetico: costruito come costruzione militare e residenziale del XV secolo, l’edificio è stato adibito a esclusiva residenza privata all’inizio del 1800 dagli Spadafora. Conservatosi in buone condizioni fino all’inizio del XX secolo, fu gravemente danneggiato dal sisma che colpì Messina nel 1908.

Castello Bauso, Villafranca Tirrena: edificato da Stefano Cottone alla fine del Cinquecento, il Castello si erge sulla sommità dell’abitato ed è oggi considerato il monumento simbolo di Villafranca Tirrena. Di proprietà del comune, il Castello è stato recentemente riaperto al pubblico.

Castello di San Giorgio, Tusa: posto sul costone roccioso che sormonta l’approdo della Marina di Tusa, fu fatto costruire nel XIII secolo dalla famiglia Ventimiglia.

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