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Una mostra di foto per rievocare i capolavori di sedici grandi artisti, fino al 25 agosto a Lucca Sicula

Ideata dalla poetessa e direttrice artistica Liliana Arrigo e firmata dall’artista Federico Caputo, essa sarà visitabile tutte le mattine dalle 08.00 alle 14.00 e, nei giorni di lunedì e giovedì, anche dalle 15.00 alle 18.00

(19 agosto 2019)

“Introspezioni di tela” è il titolo della mostra inaugurata a Lucca Sicula sabato 10 agosto presso Palazzo Locascio. Ideata dalla poetessa e direttrice artistica Liliana Arrigo e firmata dall’artista Federico Caputo, essa sarà visitabile fino al 25 agosto tutte le mattine dalle 08.00 alle 14.00 e, nei giorni di lunedì e giovedì, anche dalle 15.00 alle 18.00. Questa mostra si ispira a sedici grandi pittori che appartengono sia a tempi più o meno lontani come – per esempio – Renato Guttuso, Frida Kahlo o Gustave Klimt, sia ai giorni nostri come Suchitra Bhosle. Tuttavia, non si tratta di un’esposizione di tele dipinte bensì di una mostra di fotografie che rievocano uno o più capolavori di questi artisti. Sono immagini realizzate con una reflex digitale cercando di imitare con l’uso del flash le luci delle opere originali e rielaborando il tutto al computer per renderle più vicine ai dipinti di riferimento. Secondo quanto ha dichiarato l’ideatrice Liliana Arrigo, “essa ha lo scopo di creare un punto di contatto tra i ritratti e la fotografia; quest’ultima è sempre stata considerata un’arte minore rispetto alla pittura e noi abbiamo voluto ricreare attraverso i ritratti fotografici lo stesso piacere di quando si ammira un quadro dal vivo”. Per fare ciò la curatrice ha coinvolto in questo progetto l’artista internazionale Federico Caputo, secondo il quale “se un pittore crea con la tela, i pennelli e la tavolozza dei colori a olio, io creo con la mia macchina fotografica, il mouse e la tavolozza grafica del computer”. Il risultato di questo lavoro è stato elogiato dal professore di Storia dell’arte al Liceo classico Fazello di Sciacca, Giuseppe Ferrante, che ha riconosciuto a Caputo la capacità di aver saputo valorizzare gli artisti in questione e di aver saputo immortalare con l’obiettivo “quel preciso momento” impresso dall’artista sulla sua tela. Le opere scelte per questo progetto sono il frutto della mano di artisti che si diversificano tra loro per genere, epoca (dal XV secolo con Antonello da Messina fino ai giorni nostri con Suchitra Bhosle), stile, percorso artistico e personale. Come ha affermato il dottore e cultore d’arte Antonio Patti, “questa mostra è all’insegna della diversità e della globalità; ci troviamo davanti ad artisti diversi tra loro per provenienza e per cultura, ma tutti proiettati verso la ricerca del bello”.

Una cosa queste opere hanno in comune: protagonista assoluta e unica è la donna, come unica è la modella che ha impersonato i vari soggetti, Maria Giuseppina Terrasi. Dall’ “Annunciata” di Antonello da Messina o dalla “Maddalena” di Artemisia Gentileschi all’autoritratto di Frida con le farfalle o alla “Donna con fiore” di Paul Gauguin “queste donne – ha affermato la modella – hanno un filo conduttore che le lega: alcune sono tenaci, altre sono leggiadre, ma tutte hanno un’interiorità fortissima”. Ed è proprio l’analisi della personale interiorità, l’introspezione appunto, il tema principale che ha dato il titolo a questo progetto. “Si può fare introspezione in vari modi: basta interagire con l’altro ed entrarvi in contatto emotivo oppure la si può fare attraverso l’arte, attraverso cioè l’osservazione emotiva”, questo il pensiero espresso dalla modella Terrasi. A condurre quella che è stata definita “una chiacchierata tra amici”, la dott.ssa Letizia Bilella affiancata dal sindaco di Lucca Sicula, l’avvocato Salvatore Dazzo, dall’ideatrice della mostra, Liliana Arrigo, dalla modella Maria Giuseppina Terrasi, dal professore Giuseppe Ferrante e dal dottore Antonio Patti. La serata è stata allietata dall’intrattenimento musicale di Simone Banno e Angelo Testaquadra e dagli interventi artistici di Giusy Carreca, Franco Sodano, Annamaria Tedesco, Modesto Traulo e Vincenzo Vaccaro. Questi attori hanno interpretato brani rielaborati dalle biografie di alcuni degli artisti protagonisti della mostra, come Amrita Shel Gil, Marc Chagall, Paul Gauguin, Frida Kahlo, Amedeo Modigliani.“Questo progetto – ha sostenuto il sindaco Dazzoè stato fin da subito condiviso dall’intera amministrazione di Lucca Sicula, la quale ci tiene in particolar modo perché prende posto in un palazzo comunale, l’unico edificio storico del nostro paese, che purtroppo in tanti sconoscono. Questa serata è stata anche inserita nel programma estivo del nostro comune poiché si tratta di un evento all’insegna dell’arte e della cultura che sono elementi fondamentali per una comunità e ne determinano l’identità. Non posso non ringraziare il mio collega Francesco Matinella, sindaco di Burgio, e la sua amministrazione con i quali abbiamo un rapporto di stretta collaborazione, essenziale per le piccole comunità come le nostre, perché è necessario lavorare insieme per raggiungere grandi obiettivi”.

 

Dello stesso tenore l’intervento del presidente del consiglio comunale lucchese, Giuseppe Oliveri: “la nota positiva della mostra riguarda l’incontro di persone dalle competenze tecniche diverse tra loro. Tutto questo con lo scopo di arricchire la nostra comunità. La crescita economica di un paese non può prescindere da quella morale, spirituale e soprattutto culturale. È necessario, inoltre, cercare di riscoprire le nostre radici e valorizzare le nostre eccellenze”. E a tal proposito, il sindaco Dazzo ha consegnato delle targhe al merito ai concittadini lucchesi che, sia a Lucca Sicula che all’estero, si sono distinti in vari campi, come quello accademico, scolastico, imprenditoriale o artistico. Destinatari delle targhe sono stati Ivana Danna, Chiara Piazza, Emanuele Campione, Fabio Corda, Sparacio Salvatore, Locascio Giuseppe, Silvia Giarratano e il piccolo Giovanni Lume. In conclusione, le parole della dott.ssa Bilella, la quale ha guidato questa conversazione: “a me hanno insegnato che l’arte non si giudica, si ammira, anche se umanamente siamo tentati di dare il nostro parere e secondo me, ammirare queste foto è come fare un viaggio emozionale”.

Maria Concetta Bellavia

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