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Donnafugata e il treno della discordia: M5S Ragusa risponde alle accuse

Prima il video in cui il primo cittadino invitava tutti a prendere il treno per il Castello, poi il comunicato stampa del gruppo consiliare del M5S a proposito di presunte difficoltà nei collegamenti ferroviari, poi la nota diffusa dal Cub Trasporti. Adesso una replica dei pentastellati

(19 agosto 2019)

Prendere il treno per andare al Castello di Donnafugata, anziché la macchina, è un’alternativa funzionale e veloce? Tante le domande e tanti i soggetti che, nel giro di pochi giorni, stanno prendendo la parola, e discutendo sulla presenza o meno di disservizi in merito al trasporto pubblico ragusano. Dopo il video in cui il sindaco Peppe Cassì prendeva il treno e invitava tutti a farlo, è arrivato il comunicato stampa del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Ragusa a proposito di presunte difficoltà nei collegamenti ferroviari tra Ragusa e Donnafugata, che terminava con un’accusa al primo cittadino. Anche il Cub Trasporti e del Comitato pendolari linea Siracusa Ragusa Gela Caltanissetta, rispettivamente rappresentati da Pippo Gurrieri ed Andrea Patriarca, ha voluto dire la sua: “Tutto 
era originato solo da un guasto alla macchinetta erogatrice dei biglietti (biglietteria self service), il che, se avesse creato problemi, non li avrebbe creati solo al collegamento per Donnafugata ma a tutti i collegamenti della nostra linea, quindi l’attacco al sindaco per aver pubblicizzato quel collegamento (ritenuto critico dagli estensori del comunicato) era veramente fuori luogo”. Continuano: “Noi non vogliamo fare gli avvocati difensori del sindaco, ma la verità è che se la macchinetta era guasta, i consiglieri avrebbero dovuto intanto avvisare Trenitalia e segnalare il guasto. In questi casi, comunque, chi ne ha il tempo può andare in qualsiasi tabaccaio dotato di circuito Sisal ad acquistare il biglietto o acquistarlo online nel sito di Trenitalia o tramite app dallo smartphone. Se e solo se il sistema di vendita di Trenitalia dovesse essere momentaneamente indisponibile (biglietteria self service in stazione guasta, tabaccai chiusi ecc) e si è già in stazione, è possibile acquistare il biglietto a bordo treno. Del resto, chi prende il treno a Donnafugata (sprovvista di biglietteria self service), può acquistare il biglietto a bordo treno senza alcuna maggiorazione”.

Il M5S così ritorna a parlare, rispondendo alle accuse dei giorni scorsi: “Strumentale – dicono i consiglieri Zaara Federico, Sergio Firrincieli, Giovanni Gurrieri, Antonio Tringali e Alessandro Antoci – è l’utilizzo che è stato fatto da alcuni appassionati della ferrovia, sui social, oltre che da parte della Cub, delle nostre parole. Ma del resto bastava leggere con attenzione quello che abbiamo scritto, anche due volte se necessario, per non incorrere in topiche. Siamo, però, nella società liquida in cui tutto si consuma nell’attimo di un clic. Per cui… Nessuno di noi ha mai detto che il collegamento ferroviario tra Ragusa e Donnafugata non funziona. Ce ne guarderemmo bene. Piuttosto, abbiamo criticato il sindaco di Ragusa che ha realizzato un video promozionale sul collegamento in questione senza verificare che esistessero le condizioni per far sì che il servizio potesse essere espletato nella maniera migliore. Una volta al corrente del mancato funzionamento della biglietteria elettronica, il sindaco avrebbe dovuto chiamare Ferrovie per far sì che vi si ponesse rimedio. Ancora, avrebbe dovuto informare le strutture ricettive locali della temporanea indisponibilità del servizio di biglietteria per mettere nelle condizioni gli ospiti che avrebbero voluto usufruire del collegamento in questione di potere reperire i ticket nella maniera più adeguata. I turisti ignari della impossibilità di staccare il biglietto in stazione non dovevano, e, qualora riaccadesse, non possono, andare in giro per Ragusa (con 40 gradi) alla ricerca di esercizi commerciali (tabacchini nella fattispecie) che, visto anche il periodo di ferie, risultano essere chiusi al cinquanta per cento. Tutto ciò non è accaduto. In primo luogo perché il primo cittadino era in ferie, come lui stesso ha comunicato sui social, secondo perché altrimenti lo avrebbe reso noto in qualche sua comunicazione”.

“Abbiamo riportato, nello specifico – continuano – la protesta di due turiste che si sono lamentate del mancato funzionamento della biglietteria elettronica e del fatto che un capostazione e un macchinista si siano rivolte loro in maniera sgarbata. Riteniamo che attaccare noi sia la migliore strategia per distogliere l’attenzione dalle proprie responsabilità e da quelle del sindaco che la Cub dice di non volere difendere. A qualche ora dalla nostra denuncia, comunque, la biglietteria è tornata a funzionare. Evidentemente qualcosa si è mosso. Non capiamo, dunque, di cosa siamo accusati quando, invece, abbiamo messo in rilievo un disservizio che è stato sanato e abbiamo chiesto al sindaco, nella qualità di primo cittadino, di interloquire con chi di competenza per eliminare il disservizio”.

Claudia Trapani

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