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Tre città in festa: Chiaramonte omaggia la sua Regina, Modica celebra San Giorgio e a Comiso si fa “La Paci”

Nel comune kasmeneo la festa di Pasqua domenica scorsa era stata rimandata a causa del forte vento e dell'allerta meteo e ha animato i quartieri dal mattino e fino a tarda sera. Ecco tutte le foto

(29 aprile 2019)

E’ stata un’incredibile domenica di festa, devozione e folklore quella di ieri nel Ragusano dove due comuni, Chiaramonte Gulfi e Modica, hanno onorato e festeggiato, rispettivamente, la Santa Patrona Maria SS. di Gulfi e il Santo Cavaliere, il patrono San Giorgio. A Comiso, invece, è stata rinnovata la tradizionale “Paci”, ossia la festa di Pasqua che domenica scorsa era stata rimandata a causa del forte vento e dell’allerta meteo e che ha animato i quartieri kasmenei dal mattino e fino a tarda sera.

A Modica una dimostrazione d’affetto senza eguali da parte di migliaia di fedeli e devoti che, assieme a turisti e visitatori, hanno formato un tappeto umano a partire dal pomeriggio, quando il simulacro di San Giorgio è uscito  dal Duomo, intorno alle 17, per iniziare la lunga processione, terminata poco dopo la mezzanotte, quando il santo cavaliere è rientrato e ha dato inizio ai memorabili “gira” all’interno delle navate della chiesa Madre di Modica al tradizionale grido di “Giorgio, Giorgio, Giorgio” da parte di portatori e devoti e dopo lo sparo di volantini e fuochi pirotecnici. La processione ha vissuto straordinari momenti di intensità ogni qualvolta il simulacro si è fermato in prossimità delle abitazioni di persone anziane o che non possono camminare. Al passaggio della processione presso l’ex foro boario di via Fontana, un altro spettacolo pirotecnico a cui ha fatto seguito la “Calata dell’Angelo”, omaggio al santo accompagnato da fuochi e musica a cura della Angel’s Entertainment di Flavio Pulvirenti.

E poi, intorno alla mezzanotte, mentre la scalinata del Duomo era stracolma di visitatori, il trionfale rientro della processione accolta dai fuochi artificiali della ditta Pirogiò di Fabio Donzella di Scicli. Già in mattinata la festa aveva preso il via con il piede giusto, con la presenza della “Fanfara dei bersaglieri dell’Etna” che ha sfilato per tutta la città. Inoltre, sempre in mattinata, c’era stata la santa messa presieduta dal vescovo della diocesi di Noto, mons. Angelo Staglianò. Il preposto parroco, il sacerdote Giovanni Stracquadanio, e l’associazione portatori San Giorgio, presieduta da Marco Borrometi, esprimono grande soddisfazione per la piena riuscita dei festeggiamenti che, ancora una volta, hanno coinvolto fedeli e devoti provenienti da ogni dove. Il Comune di Modica ha patrocinato le celebrazioni.

Maria SS. di Gulfi

Devoti di corsa, invece, ieri mattina, dal santuario di Gulfi sino ad arrivare in piazza Duomo, in un percorso lungo quattro chilometri. E’ il celebre atto della “salita”, l’“accianata” per dirla in dialetto, il momento clou della Domenica in albis. C’è chi ne ha approfittato per richiedere la benedizione del simulacro per i propri bambini piccoli. Poi, dopo la concelebrazione presieduta dal rettore del Santuario, padre Graziano Martorana, è stato dato il via, alle dieci in punto, al momento più coinvolgente. Lungo i tornanti della strada provinciale n.7, che collega il santuario a piazza Duomo, i portatori a fare da battistrada, preceduti dai componenti della banda musicale Alessandro Scarlatti ad intonare l’immancabile “N. 11”, la processione si è mossa con una velocità che non conosce paragoni rispetto ad altre manifestazioni religiose analoghe presenti nel circondario diocesano. Tutti si sono dati da fare grazie all’utilizzo delle apposite corde. Dagli uomini di Chiesa ai rappresentanti delle forze dell’ordine, dalla gente più semplice a studiosi di fama e imprenditori affermati. Non c’è stata distinzione. Tutti accomunati dal grido “Viva Maria”.

Alternando tratti di corsa ad altri con passo comunque spedito, il simulacro ha raggiunto piazza Duomo nel giro di un’ora, alle undici in punto. C’è stato il tempo, però, e anche in questo caso la tradizione è stata rispettata, per una sosta, all’ingresso di Chiaramonte, in cui i portatori e alcuni fedeli si sono rifocillati recuperando le energie grazie ad alcuni limoni mentre altri intonavano il “Tota pulchra”. Poi il panorama del paesaggio si è modificato e alla campagna chiaramontana, caratterizzante il primo tratto della processione, sono subentrate le viuzze caratteristiche della via Gulfi con la lunga processione insinuatasi nel cuore del centro montano alla stregua di un lungo serpentone. Un’emozione sempre nuova, per i giovani e gli anziani che hanno dato vita ai momenti distintivi della salita fino all’ingresso trionfale in piazza Duomo dove, al momento dell’arrivo del simulacro, la folla presente ha fatto partire un lungo applauso. Quindi, i portatori, noncuranti della fatica, hanno fatto sì che la tradizione venisse ulteriormente rispettata con le numerose entrate e uscite del simulacro dalla navata centrale dell’edificio di culto. E ad ogni uscita il convinto applauso dei fedeli in una piazza stracolma a volere ringraziare l’attenzione che la Madonna di Gulfi riserva, ogni anno, alla città. Presente alla manifestazione anche il sindaco Sebastiano Gurrieri e i componenti della squadra assessoriale. Le celebrazioni sono proseguite alle 14,30 con il tradizionale “cuncursu” per le vie cittadine, vale a dire la processione pomeridiana. Alle 17,45 un altro momento atteso con il simulacro del Patrono San Vito portato in Chiesa madre. Alle 19, la celebrazione eucaristica. Il novenario è in programma dal 29 aprile al 7 maggio. Tutti i giorni le celebrazioni eucaristiche sono in programma alle 9 e alle 11. Alle 18,15 la recita del Rosario meditato animato dai postulanti Ofm e litanie cantate. Alle 19 la celebrazione eucaristica presieduta dal predicatore, padre Carlo Moro. Esposizione del Santissimo sacramento e a seguire Vespri solenni e benedizione eucaristica. Dalle 22 alle 24 la preghiera silenziosa davanti alla Madonna. Domani, il programma dei solenni festeggiamenti prosegue con la cosiddetta “Giornata dei trappitari”. La santa messa delle 11 sarà presieduta da don Filippo Bella. Alle 20,30 ci sarà la degustazione dell’olio a cura dei trappitari. La giornata di martedì 30 aprile, invece, sarà dedicata ai mugnai e ai panificatori. La messa delle 11 sarà presieduta da don Innocenzo Mascali. Alle 20,30, in chiesa Madre, l’inaugurazione della mostra fotografica presso l’altare di Santa Lucia. Alle 20,45 la degustazione del pane offerta dai mugnai e panificatori.

La Paci di Comiso

Con una settimana di ritardo, anche Comiso ha avuto la sua Pasqua di Resurrezione. Le statue della Madonna Annunziata e poi del Cristo Risorto, dopo essere uscite dal portone centrale della basilica di Maria Santissima Annunziata, tra un tripudio di colori, sono state salutate dalla folla osannante. E già da subito, dopo essere stata posizionata l’una di fronte all’altra, dopo l’antifona intonata dagli angioletti posti ai piedi della Madonna e di Gesù, hanno dato vita, venendosi incontro, alla “paci” iniziale della lunga giornata. La prima di una lunga serie che ha scadenzato l’interminabile processione, con le bande musicali, che ha toccato buona parte del centro abitato casmeneo. L’ultima “paci”, anzi le ultime due, quelle denominate dei gonfaloni e delle confraternite, prima del rientro in basilica, in piazza Fonte Diana. Sul sagrato della basilica, dopo mezzanotte, suggestivo ed emozionante lo spettacolo coreografico di videomapping, curato da Elisa Nieli mapping, con la danza del fuoco, realizzato dallo Studiolab di Biagio Cosentino. Dopo il rientro, l’ultima “paci”, la tredicesima, della lunga ed estenuante giornata che però ha regalato una grossa soddisfazione ai devoti e ai fedeli e a tutti coloro che si sono spesi per questi fantastici momenti.

Oggi, intanto, si prosegue con gli altri appuntamenti in programma. Alle 19 la preghiera del Rosario e alle 19,30 la celebrazione eucaristica con al termine il canto dell’antifona pasquale “Regina coeli” eseguito dagli “angeli” degli anni precedenti. Quindi, si terrà l’ultimo incontro della “paci” a cui seguirà la salita dei simulacri di Gesù Risorto e di Maria Santissima Annunziata. Il programma proseguirà poi regolarmente sabato 4 maggio con la seconda edizione del festival della musica liturgica che si terrà a partire dalle 20,30 a cura dell’ufficio liturgico diocesano. Il 5 maggio, invece, terza domenica di Pasqua, alle 19 ci sarà la celebrazione eucaristica e il sacramento della Cresima presieduto dal vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Carmelo Cuttitta.

Valentina Frasca

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