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Siracusa: silenzio e dolore nel ricordo di Benny Di Maria e Loris Fazzina. Oggi i funerali congiunti

Nell’incidente di domenica mattina sono rimasti coinvolti anche altri tre giovani, due ventenni e un diciassettenne, le cui condizioni lasciano ancora con il fiato sospeso

(9 dicembre 2019)

A Siracusa oggi è il giorno del silenzio e del dolore nel ricordo di Benny Di Maria (22 anni) e Loris Fazzina (20) i due giovani che hanno perso la vita nel tragico schianto dell’auto su cui viaggiavano nelle prime ore di domenica mattina a Ortigia, contro un pilone del Belvedere San Giacomo. Nell’incidente sono rimasti coinvolti anche altri tre giovani, due ventenni e un diciassettenne, le cui condizioni lasciano ancora con il fiato sospeso. Dopo aver subito l’asportazione della milza all’ospedale Umberto I° di Siracusa, il giovane minorenne per maggiori cure è stato trasferito al Centro Ismett di Palermo. Nessun pericolo invece per gli altri due ragazzi ricoverati all’ospedale Umberto I° di Siracusa, tra cui il guidatore del mezzo, la cui prognosi è di 40 giorni circa. Nel frattempo è ancora tutta da chiarire la dinamica del tragico schianto che ha portato alla morte di Benny e Loris e al ferimento degli altri tre occupanti dell’auto, sul caso la Procura di Siracusa ha aperto un fascicolo iscrivendo nel registro degli indagati il giovane che quella notte si trovava alla guida della Ford Fiesta, il reato ipotizzato è omicidio stradale. Al vaglio degli inquirenti la velocità del mezzo al momento dell’impatto e lo stato di salute in cui si trovava il guidatore, fattori che potrebbero giocare un ruolo fondamentale nella ricostruzione dell’esatta dinamica dell’incidente e stabilire eventuali responsabilità, che nel caso in questione hanno causato la perdita di due giovani vite.

Nel pomeriggio, intanto, i funerali congiunti di Benny e Loris, così hanno deciso le due famiglie, nella chiesa di San Metodio, in via Italia 103, dove dalle 15,30 si ritroveranno parenti ed amici dei due sfortunati ragazzi. Tanti i messaggi di cordoglio, semplici saluti e lunghi pensieri pieni di rimpianto e di dolore, sono le tante parole postate sulle bacheche dei profili Facebook dei due giovani, accomunati da una bella amicizia ma oggi purtroppo anche dal tragico destino di vittime della strada. Un destino inaccettabile e beffardo che amici ed ex compagni di scuola di Benny e Loris hanno voluto commentare riservando parole di comprensione anche per i familiari dei due giovani. Pagine social piene d’amore e di calore verso Benny e Loris, chi dice che i giovani d’oggi siano aridi e poco inclini a dimostrare i propri sentimenti sbaglia di grosso, basta leggere qualche frase delle centinaia postate tra ieri ed oggi nei profili dei due sfortunati giovani per rendersi conto del senso di smarrimento e della fragilità che molti di loro mascherano quotidianamente, magari dietro occhialoni scuri e berretto da baseball o gesti eclatanti per sentirsi grandi. Una gioventù figlia dei tempi moderni che non sfugge a sentimenti antichi come l’amore e l’amicizia, quella vera ma nemmeno ai giudizi impietosi che dal giorno dopo l’incidente hanno cominciato ad elargire leoni e leonesse da tastiera. “Bravata”, “distrazione fatale”, “imprudenza”, “gioventù bruciata”… giudizi sommari e frettolosi, saggezze “da divano e pantofole” che oggi lasciano il tempo che trovano e sicuramente non ci restituiranno le due vite umane perse.

Oggi, come dicevamo, è il giorno del lutto e del silenzio, un silenzio doloroso, un silenzio che ci vede tutti sconfitti e tutti responsabili. Si, tutti responsabili perché quando si perdono delle giovani vite siamo tutti chiamati ad un esame di coscienza, tutti chiamati a rivedere la nostra azione educativa, ciò che vogliamo per i nostri figli e cosa e come insegniamo loro per ottenerla. Oggi è il giorno del silenzio interrotto dai singhiozzi, dagli applausi e dagli abbracci, “emoticon” dapprima postati sui social, che adesso prenderanno vita e si trasformeranno in gesti concreti che amici e amiche di Benny e Loris tributeranno loro perché se è vero che i giovani d’oggi sono molto “socials” è altrettanto vero che hanno molto da dire e da dare anche nella vita reale, sentimenti vissuti a “mille” ma espressi col cuore.

Nadia Germano Bramante

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