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Sicilia zona arancione: ecco chi deve chiudere e chi può restare aperto

Non si tratta di un lockdown totale, ma le misure sono molto stringenti

(4 novembre 2020)

Con il nuovo Dpcm la Sicilia è zona arancione per 4 settimane, dal 6 novembre fino al 3 dicembre. Non si tratta di un lockdown, ma le misure sono molto stringenti.

Vietato circolare dalle ore 22 alle 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute e necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune.

Per quanto riguarda le attività commerciali, sono parecchie quelle che dovranno abbassare la saracinesca, mentre tante altre potranno restare aperte. Facciamo un po’ di chiarezza.

Ecco quelle che dovranno chiudere

Bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie dovranno chiudere. 

Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

Chiusure di musei e mostre.

Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema e i centri sportivi.

Ecco quelle che potranno rimanere aperte

Regolarmente aperti i supermercati, le edicole, i tabacchi, i parrucchieri, i centri estetici.

Salva la ristorazione con consegna a domicilio così come l’asporto, anche se solo fino alle 22 e con il divieto di consumare sul posto o nelle vicinanze del locale.

Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

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