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Scicli, ‘contagio’ stupidità via WhatsApp più veloce del virus. La paziente annuncia querele

L'audio in cui il presidente del consiglio comunale di Scicli Danilo Demaio rivela il nome della donna ha scatenato una caccia all'untore con insulti all'intera famiglia

(23 marzo 2020)

Com’era facilissimo prevedere la caccia all’untore si è scatenata non solo contro la donna risultata positiva al coronavirus (colpevole di nulla, avendo scrupolosamente osservato tutte le norme) ma anche contro i suoi familiari.

Tutto ciò in conseguenza dell’audio, circolato in diversi gruppi WhatsApp, nel quale il presidente del consiglio comunale di Scicli Danilo Demaio fa il nome e cognome della donna risultata positiva al test-coronavirus e ricoverata in ospedale.

“Trovo davvero sconcertante, irrispettoso e barbaro l’accanimento che in queste ore si sta registrando nei miei confronti e nei confronti di tutta la mia famiglia” è lo sfogo della paziente dopo la quale, in un dell’ospedale del reparto di malattie infettive del ‘Maggiore’ di Modica, Covid Hospice, ha dovuto leggere insulti e ingiurie nei suoi confronti.

“In poco tempo – osserva la la donna- quell’audio è arrivato nelle mani di migliaia di persone, lo hanno perfino ricevuto i miei cari che si trovano nel nord Italia. Molti si sono cosi sentiti legittimati a poter puntare il dito contro la mia persona, ad ingiuriarmi e perfino ad accusarmi di cose mai fatte. Quando sono rientrata dalla crociera – continua la donna- ho subito chiamato il medico di famiglia e, poi, i vigili urbani. Successivamente, come da prassi, mi sono collegata al sito dell’Asp autodenunciandomi e mettendomi in quarantena. Da quel momento non ho più incontrato nessuno. I miei figli hanno provveduto a non farmi mancare nulla, ma non siamo mai entrati in contatto. Non sono mai uscita a fare la spesa. Nessuno dei miei parenti, così come si legge in giro, risulta ad oggi contagiato da coronavirus. Ovviamente ho già dato mandato al mio legale di valutare la possibilità di agire nei confronti di chi ha rivelato la mia identità ed ha messo in circolo notizie false. Sappiate che la mia famiglia, nipotini compresi, sta soffrendo molto per colpa di chi, non conoscendo minimamente i fatti, ha messo in giro cattiverie gratuite. Quello che oggi sta accadendo a me potrebbe accadere ad ognuno di voi. Pensateci bene”.

La donna si trova ancora ricoverata al Maggiore, respira autonomamente e del Covid-19 presenta i sintomi più lievi.

“Il coronavirus si diffonde rapidamente – conclude con amarezza – ma evidentemente l’ignoranza è un virus più rapido e pericoloso”.

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