In Evidenza

Reddito di cittadinanza, presentazione delle domande al via: i numeri e i requisiti

Circa un centinaio le domande presentate ieri presso la Cna di Siracusa, stessi numeri per il Caf CGIL. Agli sportelli postali non ci sono state le code che ci si aspettava

(7 marzo 2019)

Pronti? Via! Da ieri, 6 marzo, è partita ufficialmente la presentazione della richiesta per il Reddito di cittadinanza, la prestazione erogata dallo stato ai nuclei familiari italiani e stranieri in possesso cumulativamente, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, di precisi requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno. Ieri giornata tranquilla agli sportelli postali di Siracusa, dove non ci sono state le code che ci si aspettava, gli utenti hanno preferito sin dal primo mattino recarsi ai Caf. Tra i richiedenti del reddito di cittadinanza anche diversi immigrati, con regolare permesso di soggiorno, e diversi pensionati. Circa un centinaio le domande presentate presso la Cna di Siracusa, stessi numeri per il Caf CGIL.

Yvonne Motta

Abbiamo avuto un’affluenza congrua ma non esagerata – racconta la responsabile, Yvonne Motta. “Calcoliamo circa una quarantina di domande su Siracusa e un centinaio su tutta la provincia, tra quelle già inserite e quelle raccolte da immettere nel sistema. Alcuni sono rimasti delusi perché guardavano al valore Isee come unico parametro, e quindi abbiamo dovuto spiegare loro che non potevano rientrare nel provvedimento perché c’erano altri valori da confrontare”. Una richiesta a lungo attesa da molti disoccupati ed inoccupati della provincia di Siracusa, ma attenzione alle dichiarazioni che si andranno a fare perché il riscontro sulla loro veridicità sarà fondamentale per l’accoglimento delle domande. “Abbiamo non soltanto accolto le domande ma anche dovuto fare consulenza agli utenti e verificare dato per dato, – continua ancora Yvonne Motta – specie sui parametri di domanda. Questo perché l’utente che trasmette la pratica si assume una responsabilità penale su quanto dichiarato, e voglio ricordare a questo proposito che al momento non è possibile né annullare, né rettificare le domande già presentate, motivo per cui raccomandiamo agli utenti la massima correttezza. In ogni caso, – continua – rimaniamo a disposizione dei richiedenti, che seguiremo con una vera e propria presa in carico anche dopo la trasmissione della domanda, ricordando loro cosa bisogna fare negli step successivi, entro i 30 giorni la richiesta della Spid (identità digitale), entro 60 giorni l’incontro con l’ufficio collocamento per appuntamento e qualsiasi altro dettaglio”.

Che tipologia di utenza avete avuto? “Piuttosto variegata, – ammette Motta – donne e uomini giovani e meno giovani, ma abbiamo avuto anche un pensionato che era interessato alla pensione di cittadinanza. In questo caso devo rilevare che c’è stata un’informazione poco chiara, – conclude – perché il nostro utente ha dato per scontato che si trattasse di un aumento della pensione a prescindere, invece non è proprio così perché anche il percepimento di questa misura è sottoposto al possesso di precisi parametri”.

Ma vediamo nel dettaglio quanto previsto dalla nuova normativa: la richiesta per il reddito di cittadinanza, che potrà essere presentata presso i Caf oppure, dopo il 5 di ogni mese, presso gli sportelli postali o anche online, (in quest’ultimo caso attraverso la Spid cioè l’identità digitale, servizio supportato da diverse agenzie tra cui Poste italiane, gratuitamente) prevede che:

  • ogni richiedente sia cittadino italiano o dell’Unione Europea maggiorenne, oppure che un familiare sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente o cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.
  • si risieda in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.
  • il nucleo familiare sia in possesso di un valore ISEE inferiore a 9.360 euro;
  • il valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non sia superiore a 30.000 euro; quello mobiliare non superiore a 6.000 euro per il single, incrementato in base al numero dei componenti della famiglia (fino a 10.000 euro), alla presenza di più figli (1.000 euro in più per ogni figlio oltre il secondo) o di componenti con disabilità (5.000 euro in più per ogni componente con disabilità).
  • nessun componente del nucleo familiare deve possedere autoveicoli immatricolati la prima volta nei 6 mesi antecedenti la richiesta, o autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc oppure motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei 2 anni antecedenti (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità); inoltre navi e imbarcazioni da diporto (art. 3, c.1, D.lgs. 171/2005).

L’assegno non verrà erogato ai nuclei familiari che hanno fra i loro componenti soggetti disoccupati a seguito di dimissioni volontarie nei dodici mesi successivi alla data delle stesse, fatta eccezione nel caso si tratti di dimissioni per giusta causa. Il beneficio deve essere fruito entro il mese successivo a quello di erogazione.

Nadia Germano Bramante

Mostra altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Back to top button