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Ragusa, l’urgenza dell’ordinario, le ‘fake’ del sindaco e l’allergia alle critiche. M5 e Pd contro Cassì

A palazzo dell’Aquila i due gruppi consiliari affidano ad una nota comune la risposta al post del sindaco i cui atti recenti assunti in piena emergenza-coronavirus erano stati criticati

(20 marzo 2020)

Il sindaco di Ragusa Cassì è riuscito nel miracolo di schierare insieme, come una squadra compatta, Pd e M5S, appena due giorni dopo l’aspra polemica tra i deputati all’Ars Nello Dipasquale e Stefania Campo su una vicenda fondamentale per la città come la realizzazione della nuova Ragusa-Catania.

A palazzo dell’Aquila i due gruppi consiliari affidano ad una nota comune la risposta al post del sindaco i cui atti recenti assunti in piena emergenza-coronavirus (aumento dello stipendio del segretario generale e avviso per la selezione di un dirigente amministrativo da assumere) erano stati criticati: ma pare che per Cassì l’unico effetto dell’emergenza debba essere la sospensione delle critiche (comunque mal digerite anche in tempi ordinari), come se queste non fossero la via maestra, anzi l’unica via possibile, per il confronto e quindi per la ricerca delle soluzioni migliori.

“Intollerabili gli attacchi del sindaco alle minoranze. Torni, piuttosto, – lo invitano M5S e Pd – a occuparsi di cose serie. Per noi rimane centrale l’emergenza coronavirus. Nessuna polemica politica – affermano i consiglieri dei due gruppi – nessuna speculazione né tantomeno notizie false. Casomai, è dimostrato che le notizie false le diffonde il sindaco”.

I consiglieri M5S e Pd chiariscono poi di “avere parlato di aumento dell’indennità di posizione del 50% e non del 20 come vorrebbe far apparire il sindaco (questa è la fake news), considerando l’adeguamento già del precedente segretario generale: in ogni caso la delibera parla di aumento del 50%. In ogni comunicato che abbiamo fatto, inoltre, è stata ribadita la piena legittimità dell’adeguamento, previsto dalle norme, che risulta, però, tanto più intempestivo se legato a cifre che, nel contesto del compenso globale del segretario generale, appaiono marginali. Occorre, secondo noi, saper leggere i comunicati e non perdere lucidità di fronte all’affronto di lesa maestà nel criticare l’altissimo: nessuno ha messo in relazione l’atto d’ufficio con il mancato acquisto di presidi di sicurezza, quali i respiratori, che sono comunque di pertinenza del datore di lavoro e non del Comune. Di infimo profilo è equivocare sul particolare teso a evidenziare la necessità di azioni mirate a risolvere criticità, non necessariamente con l’acquisto in questione, per nulla citato, quanto con il richiamo al rispetto delle norme superiori, rispetto a cui è dovere dell’autorità cittadina attivarsi, senza nulla togliere alla possibilità di adoperarsi anche per la fornitura del materiale di cui stiamo parlando, nell’interesse della collettività tutta. Fra l’altro, pensiamo che con l’esiguo aumento dell’indennità in questione, poco o nulla si sarebbe potuto acquistare. Non sono le minoranze a toccare corde sensibili, la responsabilità in quello che si dice, in audio e in video, e scrivendo, deve essere prima di tutto del sindaco. A chi si occupa di informare i cittadini, la risposta di competenza”.

I due gruppi di minoranza affrontano poi la questione dell’avviso per l’assunzione di un dirigente amministrativo: “Per quanto riguarda le procedure per l’assunzione di un nuovo dirigente se le cose stanno come le rappresenta il sindaco, gli atti sono anche tardivi, se poi vanno a cadere in piena emergenza non si può censurare ogni minima eccezione. Il sindaco deve abituarsi al fatto che ci può essere una opposizione e che può essere criticato: l’elettorato, un giorno, giudicherà. Inoltre, il Parlamento deve essere in prima linea, non certo all’ultima, per votare il Dpcm, che una volta emanato deve essere anche esitato. Ma mettere in relazione parlamento e consiglio comunale, questo sì che fa sorridere. E poi, i consiglieri di opposizione non pretendono che si fermi tutto, chiedono solo di rinviare il rinviabile, come, del resto, si chiedeva anche all’interno della giunta e della maggioranza e come è stato espresso, unanimemente, nella conferenza dei capigruppo, le cui richieste sono state del tutto disattese dal presidente del consiglio comunale per le forti e inopportune pressioni esercitate dall’amministrazione, palesemente inoltrate attraverso vari interventi del primo cittadino stesso, in più sedi”.

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