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Ragusa-Catania, ok definitivo dal Cipe. In quanti dovrebbero chiedere scusa a Toninelli?

Per avere annunciato la svolta e averla coerentemente perseguita, Toninelli fu insultato, driso, sbeffeggiato da quanti dicono di battersi da vent'anni per la Ragusa-catania, sindaci e comitati in testa

(17 marzo 2020)

Ora l’iter è completo, c’è il via libero definitivo da parte del Cipe e c’è anche tutto il finanziamento necessario, totalmente pubblico. La Ragusa-Catania finalmente si può fare, ma il primo atto da compiere, da parte della comunità dei territori cui sta a cuore l’opera, la provincia di Ragusa innanzitutto, è una pubblica richiesta di scuse all’ex ministro Danilo Toninelli alla cui tenacia e determinazione si deve la svolta del passaggio da un iter ballerino e poco percorribile (con in mezzo gli inquietanti affari di un privato discutibile e poco affidabile) alla via maestra del finanziamento totalmente pubblico.

Per avere annunciato la svolta e averla coerentemente perseguita, Toninelli fu insultato, driso, sbeffeggiato da quanti dicono di battersi da vent’anni per la Ragusa-catania, sindaci e comitati in testa.

Addiruttura l’ex sindaco di Ragusa e depuatto all’Ars Nello Dipasquale andò in procura a presentare una denubncia contyro la scelta dell’allora ministro!

Gongola giustamente la deputata all’Ars Stefania Campo del M5S, partito di appartenenza dell’ex ministro Infrastrutture e Trasporti e dell’attuale viceministro Giancarlo Cancelleri che, nel governo in carica, ha curato personalmenete l’iter del percorso imboccato da Toninelli.

“Il tentativo – osserva Campo – di far diventare un enorme business, tramite un ‘project financing’, la costruzione della più importante arteria stradale di collegamento diretto fra l’area etnea e il territorio ibleo è fallito; ormai è storia del passato. Di questo risultato va dato atto in primis al grande lavoro del Viceministro  alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri e all’ex Ministro Danilo Toninelli, che hanno ascoltato le nostre denunce sul rischio a cui si stava andando incontro affidandone la costruzione ad una ditta in evidente difficoltà economico-finanziaria, più volte indicata come priva di bancabilità, con soggetti all’interno anche inaffidabili per via di note, passate e recenti, vicende giudiziarie. Eravamo convinti di essere nel giusto allora – spiega Campo –  e siamo felici di poter rivendicare la rettitudine della nostra azione politica, oggi. Siamo stati tacciati di ogni tipo di offesa in merito alle capacità personali, politiche e istituzionali e siamo stati denigrati pubblicamente, addirittura anche con frasi sessiste, e non solo su social media. Tanti professionisti della politica nostrana, forse quasi tutti gli attuali  e purtroppo anche tanti rappresentanti delle categorie produttive, si sono sentiti spiazzati dalla nuova prospettiva tracciata dal Movimento 5 Stelle in merito alla scelta limpida e trasparente di sottrarre il progetto ai privati per darlo in mano all’Anas e rendere quindi la Ragusa-Catania una ‘grande opera pubblica’ senza caselli autostradali, senza muri di confine fra le province e le città del Sud-est siciliano e soprattutto, senza assurdi pedaggi di percorrenza”.

“Eppure – sottolinea ancora la deputata Ars – rivendicavamo semplicemente il diritto di spostarci da Ragusa, Vittoria, Modica, Acate, ecc, verso Catania senza farci mettere le mani in tasca dal grande costruttore di turno. Non era assolutamente comprensibile come si potesse pensare di poter continuare a dare forza ed energia al settore turistico (ricettivo, enogastronomico, balneare, etnoculturale) obbligando i turisti intenzionati a venire da noi a pagare un ticket di decine di euro già semplicemente per percorrere 68 chilometri. Chi ha remato contro per più di due anni, abbia il senso del pudore oggi.  Chi ha organizzato manifestazioni inutili e marcelonghe, disturbando il lavoro di tanti e il traffico ordinario, dimostri il senso della misura. È finito il momento della propaganda a cui ci hanno abituato, per più di un ventennio, i vari renziani, leghisti e berlusconiani di casa nostra, oggi è il tempo dei fatti: degli impegni presi e della parola mantenuta. La Ragusa-Catania ‘pubblica e gratuita’ è un obiettivo raggiunto dal Movimento 5 Stelle”, conclude la deputata.

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