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Maturità, commissari interni, maxi-colloquio e niente prove scritte. Ma non tutti promossi di diritto

Emanata dal ministro Azzolina l’ordinanza attuativa del decreto: i presidenti, esterni, saranno nominati dall’Ufficio scolastico regionale che ha finalmente un direttore, Stefano Suraniti

(19 aprile 2020)

Cambia la composizione della commissione dell’esame di Stato del secondo ciclo: sarà formata da sei commissari interni e dal presidente esterno. E’ quanto prevede l’ordinanza attuativa del decreto legge del 6 aprile su esami e valutazione, firmata dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. Una revisione dovuta all’emergenza coronavirus e all’impatto che ha avuto sulla scuola per andare incontro agli studenti che si sono visti interrompere l’anno scolastico a metà. “In questo modo – spiega Azzolina – gli studenti saranno valutati da docenti che conoscono il loro percorso e quanto realmente fatto durante questo particolare anno scolastico. Vogliamo un esame di Stato vero, serio, ma che tenga conto anche delle difficoltà affrontate a causa dell’emergenza ancora in atto”.

I commissari saranno nominati dai consigli di classe, i presidenti dagli uffici scolastici regionali. E in Sicilia, da pochi giorni c’è un nuovo direttore, dopo un anno di vacatio: è Stefano Suraniti, 41 anni, proveniente da Torino dove ha diretto l’ufficio scolastico del Piemonte, ma siciliano di Troina, una delle zone-rosse dell’isola in questo periodo di emergenza.

Nella composizione della commissione si terrà conto dell’equilibrio fra le varie discipline di ciascun indirizzo. In ogni caso, sarà assicurata la presenza del commissario di Italiano e di uno o più commissari che insegnano le discipline di indirizzo.
Con la caduta dell’ipotesi del rientro in classe, resta in piedi solo la possibilità dell’esame, affidata a un’unica prova orale, senza i primi due scritti. Sarà un colloquio lungo, anche un’ora, che potrà prevedere esercitazioni o traduzioni e la possibilità che il candidato spieghi che cosa è stata la sua esperienza in alternanza scuola lavoro negli ultimi tre anni.

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