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Coniugi affetti da covid-19, il medico: “Visitati su appuntamento, nessun contatto con altri pazienti”

Giovanni Caggia, il medico che li aveva visitati e che si è sottoposto al tampone risultando negativo, ha chiarito la situazione in un post su Facebook e ha fatto sapere di aver proceduto alla sanificazione dei locali

(16 marzo 2020)

Nella provincia iblea, soprattutto a Comiso, si è diffuso un certo allarmismo in seguito alla notizia della coppia di coniugi risultata positiva al coronavirus dopo essere rientrata da Milano.

Da meno di 24 ore, si sta andando alla ricerca di tutte quelle persone che hanno avuto contatti con la donna (prima del periodo di isolamento), la quale si era recata anche nello studio ambulatoriale del medico di base, Giovanni Caggia.

Ed è stato lo stesso medico che poche ora fa ha chiarito la situazione in un post sulla sua pagina Facebook.

“Quale medico della paziente di comiso risultata positiva al covid – 19 comunico di essere stato sottoposto ieri, come da protocollo, a tampone, il cui esito è stato negativo. Non mi trovo in quarantena e non ho comunque mai accusato alcun sintomo. D’intesa con l’Azienda e con i protocolli sul punto proseguirò la mia attività ambulatoriale. In via del tutto prudenziale, ho proceduto a sanificare i locali dell’ambulatorio ove la paziente ed il marito avevano fatto accesso in data antecedente alla manifestazione di sintomi specifici. Viste le inesatte e scorrette ricostruzioni effettuate da terzi sinora, chiarisco che nei primi giorni di marzo, i coniugi erano stati ricevuti da me nella giornata del martedì, destinata alle visite per appuntamento e pertanto non avevano avuto contatti in sala d’attesa con nessun altro paziente. Successivamente, munito di kit idoneo, avevo effettuato visita domiciliare. Preciso che mia moglie, erroneamente coinvolta nella vicenda sui social e su “catene di messaggi” tramite whatsapp, non ha mai avuto alcun contatto con i coniugi attualmente ricoverati, i quali successivamente alla visita non ebbero a recarsi presso la farmacia ove la stessa lavora. Diffido chiunque dal proseguire nel diffondere panico e notizie volte a suggestionare la popolazione ed invito tutti al rispetto delle norme prudenziali imposte dal Governo”.

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