Comunicazione Asp e covid-19: alle forze dell’ordine il file con i mille nomi tenuti alla quarantena
L'interpretazione più plausibile ha lasciato credere che l'accesso informatico avesse ad oggetto, come è scritto sia nel titolo che nel testo del comunicato, "i dati delle persone in isolamento"
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Il che significa potere di accesso ai dati contenuti nei supporti informatici di ciascuno di questi soggetti (e-mail, WhatsApp, messenger, sms, ecc….). Tutto ciò in modo preventivo, indiscriminato e sommario nei confronti di almeno un migliaio di persone (a tanto ammonta il numero delle persone che hanno segnalato il loro rientro dalle aree critiche) e senza che la magistratura ne sapesse niente.
E invece, semplicemente, l’Asp voleva comunicare che gli operatori di polizia giudiziaria potranano conoscere il file, in continuo aggiornamento, contenente l’elenco dei circa mille soggetti che si sono autodenunciati, quindi la loro identità e residenza, in modo che quando si troveranno ad operare potranno equipaggiarsi al meglio ed osservare le necessarie cautele nel momento in cui rischiano di venire a contatto con qualcuno di loro. Se è così, ovvio che non fosse necessario alcun provvedimento della magistratura..