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Asp Sr, per Ficarra chiedere la sua rimozione è reato. Ma è ‘pubblica funzione’ querelare gli utenti?

Dopo la video-inchiesta di Report, una petizione ha raccolto diecimila firme ed è stata inviata a Musumeci e Razza: se d’accordo, il manager denuncerà anche loro?

(18 aprile 2020)

Il reato commesso?

Avere scritto, in una petizione, di avere “riscontrato guardando la puntata di lunedì 6 aprile del programma Report che a Siracusa l’emergenza Covid-19 viene gestita con delle enormi lacune procedurali. Molti cittadini non si sentono tranquilli e chiedono un sistema sanitario adeguato a contrastare questa epidemia. A Siracusa quanto visto su Report non tranquillizza i cittadini siracusani e dà l’immagine di un sistema sanitario alquanto deficitario”.

Non solo. Le aggravanti non mancano: avere chiesto e ottenuto sul testo di quella petizione in pochissimo tempo più di dieci mila firme e averla, addirittura, inviata al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza.

Di questi ‘reati’ Giuseppe Patti, cittadino aretuseo e attivista per l’ambiente, dovrà rispondere dinanzi ad un tribunale della Repubblica.

Questa, almeno, è la pretesa di Salvatore Lucio Ficarra, direttore generale dell’Asp di Siracusa, nella bufera per alcune morti drammatiche in odore di ‘malasanità’ come quella di Calogero Rizzuto e per una catena di contagi nelle strutture sanitarie che richiedono i necessari accertamenti.

Ma per Ficarra, noto anche alla sanità iblea per essere stato commissario dell’Asp di Ragusa fino allo scorso anno, la priorità è trascinare – presumibilmente con atto di querela depositato nell’esercizio delle funzioni, quindi a carico dei contribuenti – il promotore di quella petizione e, magari, gli oltre diecimila cittadini-utenti-contribuenti che hanno osato apporre la propria firma.

Infatti Ficarra in una nota alla stampa, dalla quale ha appreso della petizione che chiede la sua rimozione dalla carica, annuncia: “Poiché tale raccolta firme contiene evidenti presupposti di profilo giudiziario, ho già provveduto a dare mandato al mio legale di denunziare alla competente autorità giudiziaria il promotore dell’iniziativa avverso il quale sarà anche esercitata azione risarcitoria”. E Ficarra invita tale promotore a “consegnare l’elenco delle firme depositate e a riferire a quale autorità sono state spedite”.

In effetti la stampa, dalla quale Ficarra ha saputo della petizione, informa anche che il testo, con le oltre dieci mila firme, è stato inviato a Musumeci e Razza, ‘superiori’ e danti causa di Ficarra, come presidente e assessore di un governo regionale scaturito da libere elezioni democratiche per amministrare la cosa pubblica nell’interesse dei cittadini: tutti, anche quelli che chiedono la rimozione di Ficarra e, se anche con loro Razza e Musumeci non dovessero essere d’accordo, hanno il sacrosanto diritto di poterla chiedere, come ogni cosa altra cosa utile all’interesse generale.

La petizione, lanciata sulla piattaforma change.org, chiede la rimozione oltre che di Ficarra anche del direttore sanitario Anselmo Madeddu.

Potrebbe rimanere il dubbio che nel testo della petizione vi siano affermazioni diffamatorie, nel qual caso sarebbe legittima una querela da parte del direttore generale, auspicabilmente a titolo personale perché le pubbliche funzioni non sono previste per querelare i cittadini ma per offrire loro servizi possibilmente all’altezza delle esigenze e dei costi sostenuti dai contribuenti.

Affidandoci all’Ansa che nei giorni scorsi ha riferito il testo della petizione, oltre al brano già riportato, vi si legge: “Avevamo un mese di vantaggio sui contagi e non è servito per porre in essere le migliori soluzioni che avrebbero consentito di limitarli almeno nel nostro territorio. Dalla gestione del Pronto Soccorso alla gestione dei tamponi. Il virus si è propagato all’interno dell’Ospedale Umberto I contaminando anche reparti sensibilissimi come quello di oncologia. Se ci fosse stata maggior celerità nell’effettuare i tamponi probabilmente avremmo avuto a Siracusa anche qualche decesso in meno”. Diversi organi di stampa inoltre hanno rilevato che Giuseppe Patti “ha deciso di lanciare la raccolta firme anche in seguito alla morte del direttore del Parco archeologico Calogero Rizzutto”.

Anche questo un reato? O un’aggravante?

Ma Musumeci e Razza che ne pensano? E se fossero d’accordo con quanto sostenuto da quei dieci mila utenti, Ficarra querelerebbe anche loro?

Ma un’altra domanda s’impone. Ficarra querela anche la trasmissione Report – dalla cui denuncia diecimila liberi cittadini hanno maturato l’urgenza e la necessità pubblica di quella richiesta – o solo il promotore della petizione?

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