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A Cassibile una festa del primo maggio contro caporalato, sfruttamento e lavoro nero

#primatutti è stata organizzata e promossa dalla Flai CGIL con una serie di associazioni di volontariato operanti sul territorio, e ha proposto anche un mini concerto

(3 maggio 2019)

Come già accaduto per la manifestazione del 13 aprile scorso, che ha visto scendere in piazza le forze sociali, le associazioni del terzo settore e molti cittadini nel nome della dignità lavorativa, parola d’ordine per riunire in maniera corale tutto il mondo del lavoro, la festa del primo maggio a Cassibile è divenuta l’occasione non soltanto per rinsaldare questo principio ma anche per manifestare contro il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori stagionali.

Nella piazza antistante la Chiesa del Marchese, proprio davanti alla tendopoli improvvisata, dove ogni anno si ritrovano ed alloggiano in forma sempre più precaria i cittadini stranieri che lavorano nei campi della zona, luogo simbolo del loro sfruttamento, ha preso vita #primatutti. Organizzata e promossa dalla Flai CGIL con l’adesione di una serie di associazioni di volontariato operanti sul territorio, la manifestazione che ha proposto anche un mini concerto alternativo al tradizionale evento del 1 Maggio, è stata l’occasione per confrontarsi sulle tematiche del lavoro a vario titolo, puntando il focus proprio sulla piaga del lavoro nero e del caporalato, ma anche su un progetto da realizzare in tempi brevi in collaborazione con il Comune di Siracusa per dare una sistemazione dignitosa ai lavoratori migranti di Cassibile.

Per fare il punto della situazione, abbiamo parlato con il segretario provinciale della CGIL di Siracusa, Roberto Alosi, e con Jean Rene Bilongo della Segreteria nazionale di FLAI CGIL.

Nadia Germano Bramante

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