Ialmo NewsNewsRagusa

L’unico presepe vivente ebraico ibleo si prepara al gran finale: lunedì l’ultima rappresentazione

Nella giornata dell'Epifania anche la processione del bambinello per le vie del quartiere San Paolo di Ragusa

(3 gennaio 2020)

Il presepe vivente della parrocchia San Paolo apostolo di Ragusa vive gli ultimi momenti. A cominciare da quello che si annuncia come il più celebrativo, vale a dire quello di lunedì 6 gennaio, quando, alle 11, ci sarà la celebrazione eucaristica a cui poi seguirà la processione del bambinello per le seguenti vie: Giordano, Mongibello, Lupis (con sosta presso Ritiro Criscione Lupis), 2 Giugno, Ingrassia, Sciesa, Costituzione, Rummo, Maroncelli, Muratori, Mongibello, Giordano e ritorno in chiesa. Per assistere alla rappresentazione sacra ci sono ancora tre momenti che è possibile sfruttare. Infatti, la seconda edizione del presepe vivente sarà riproposta domani, sabato 4, domenica 5 e lunedì 6 gennaio, dalle 19 alle 21. E’, quello della parrocchia di San Paolo apostolo, un presepe che possiede una specifica caratterizzazione da cui si denota la forza della tradizione. Un messaggio che è stato pienamente compreso dai fedeli i quali, nelle prime giornate, hanno visitato a migliaia le scene viventi ricreate sull’onda di quella che è una dimensione prettamente ebraica, così come dovevano essere i luoghi della Natività, a Betlemme, ai tempi del Cristo. Un lavoro certosino, quello condotto dai componenti della comunità parrocchiale, che ha consentito di entrare in punta di piedi nella dimensione di un mistero la cui forza continua ad essere sempre potente, forse oggi ancora di più, a distanza di oltre duemila anni. Il parroco don Mauro Nicosia, nel ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla piena riuscita della rappresentazione, rivolge un invito a tutti i cittadini affinché visitino in queste ultime tre giornate il presepe vivente parrocchiale che ha voluto esprimere la ricostruzione della tradizione, rispettando i canoni storici.

“Riteniamo ribadisce don Nicosia come fatto anche nei giorni scorsiche anche un momento di visita al presepe vivente, trattandosi di una sacra rappresentazione, possa lanciare un messaggio specifico che chi crede non può non tenere in considerazione nella maniera dovuta”. I parrocchiani di San Paolo apostolo hanno cercato di catturare il vero spirito del presepe di secoli fa.

Comunicato stampa

Mostra altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Back to top button