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Il sito archeologico di via Anfuso resta in abbandono. Ragusa in Movimento sollecita la Giunta

E’ quanto afferma il presidente dell’associazione politico culturale, Mario Chiavola, a proposito del sito archeologico in cui, tra l’altro, proprio a causa di tale presenza, insiste da sempre un restringimento della carreggiata

(8 novembre 2019)

“Le amministrazioni comunali si succedono ma quello che potrebbe sembrare a prima vista un problema semplice da risolvere si è, in realtà, tramutato in un ostacolo insormontabile. Per questo motivo, così come abbiamo già fatto in passato con le precedenti, sottoponiamo adesso la questione all’attuale Giunta municipale con la speranza che possa essere presa seriamente in carico, avviando una proficua interlocuzione con la Sovrintendenza per arrivare a definire una soluzione”. E’ quanto afferma il presidente dell’associazione politico culturale Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, a proposito del sito archeologico di via Senatore Anfuso dove, tra l’altro, proprio a causa di tale presenza, insiste da sempre un restringimento della carreggiata. “Stiamo parlando – aggiunge Chiavola – di una strozzatura dell’arteria stradale che non si può definire agevole e, però, esiste da sempre e dunque chi abita da queste parti, chi percorre la strada tutti i giorni, ci fa ormai i conti senza lamentarsi più di tanto. Quello che, invece, non riusciamo a capire è perché, a fronte della consapevolezza che si tratta di un sito archeologico meritevole di attenzione, tanto è vero che a suo tempo fu ritenuto opportuno prevedere il restringimento della carreggiata, non sia stato possibile, nonostante gli anni trascorsi e le decine di segnalazioni inoltrate, provvedere a una valorizzazione dell’intera area, magari apponendo delle targhe descrittive”.

Continua il presidente: “Questo significa che non c’è stata, finora, la reale volontà di adoperarsi in questo senso. Per cui giriamo, adesso, la palla all’amministrazione Cassì e speriamo che qualcosa, sempre d’intesa con la Sovrintendenza naturalmente, possa accadere. Tra l’altro, l’area, che dovrebbe essere tutelata e valorizzata, diventa di volta in volta ricettacolo di rifiuti da parte dei soliti incivili. C’è chi pensa, ogni tanto, a ripulire. Ma poi la spazzatura torna a fare capolino. Tra l’altro, torniamo a suggerire la possibilità di installare delle telecamere di sorveglianza affinché le stesse possano contribuire all’integrità del sito”.

Comunicato stampa

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