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Tre siti Unesco in un unico piano di gestione: così il SudEst siciliano fa avanguardia culturale

Tredici comuni siciliani, cinque azioni messe a punto, 100 mila euro dalla Regione e un milione stanziato dallo Stato: ecco i numeri del piano

(27 novembre 2019)

Lo scorso 17 maggio, noi di Ialmo abbiamo partecipato alla conferenza stampa, tenutasi al Comune di Ragusa, incentrata sul turismo e sull’importanza di fare rete. 11 comuni partecipanti, quali Scicli, Modica, Ragusa, Noto, Palazzolo Acreide, Caltagirone, Militello Val di Catania, Catania, Siracusa, Cassaro, Ferla, Sortino, e Piazza Armerina e un unico comune denominatore: l’unione. I comuni del Sud Est siciliano hanno, infatti, posto il concetto di cooperazione alla base della loro sinergia. Gli obiettivi, fin dall’esordio, sono stati la promozione del ricco patrimonio culturale e una migliore fruibilità dello stesso, al fine di favorire la crescita socio-economica dei singoli territori.

In questi mesi hanno continuato a lavorare e cooperare e oggi si iniziano gli obiettivi iniziano a concretizzarsi e a prendere forma. Ed è così che le città tardobarocche del Val di Noto, Siracusa e Pantalica e la Villa del Casale di Piazza Armerina avranno un unico Piano di Gestione. Ieri mattina, a palazzo Vermexio a Siracusa, alla presenza del sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, dell’assessore comunale della città aretusea, Fabio Granata, e del vicesindaco di Scicli, Caterina Riccotti, i tredici comuni hanno presentato il progetto, finanziato dal MiBACT a valere sulla Legge 77 del 2006 e co-finanziato dalle Regione Siciliana, sui siti Unesco del Sud Est. Cinque le azioni messe a punto da Civita Sicilia, che ha ricevuto l’incarico progettuale. Prevista la sistematizzazione delle conoscenze del patrimonio dei Siti Unesco e l’istituzione del relativo archivio unico, la progettazione e attuazione della comunicazione dedicata e il piano di cartellonistica. Tra le iniziative che partiranno nelle prossime settimane anche i corsi di marketing turistico per operatori commerciali. Un’azione riguarderà la didattica e la valorizzazione, con particolare attenzione ai temi dell’accessibilità dei siti. Tra le azioni per il territorio avviate, “Raccontami una storia” in collaborazione con l’AGESCI: un laboratorio, anche a cielo aperto, nel quale la narrazione diventa elemento d’unione tra passato e presente, attraverso innumerevoli storie che risvegliano l’identità dei luoghi.

“Grazie alla Legge 77 un milione cento mila euro sarà investito nella Sicilia orientale in politiche culturali condivise fra i comuni di Scicli, Modica, Ragusa, Noto, Palazzolo Acreide, Caltagirone, Militello Val di Catania, Catania, Siracusa, Cassaro, Ferla, Sortino, e Piazza Armerina”, spiega l’assessore alla cultura del Comune di Scicli, Caterina Riccotti. La Regione compartecipa con 100 mila euro a fronte del milione stanziato dalla Stato.

Claudia Trapani

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