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Siracusa e Ragusa insieme per recuperare e ospitare il Festival del Cinema di Frontiera di Marzamemi

Un legame a doppia mandata quello tra Vittoria (dove saranno ospitate le proiezioni) e Pachino, spiegano gli organizzatori, tra due città che vedono nel cinema, nel festival e nella cultura un mezzo per riscattarsi da un presente difficile che coinvolge le amministrazioni e le comunità

(28 novembre 2019)

Siracusa e Ragusa unite per il recupero di una bella e prestigiosa tradizione, accade proprio sotto Natale, è proprio il caso di dirlo come un bellissimo regalo trovato sotto l’albero, e la tradizione da recuperare è quella storica del Festival del Cinema di Frontiera di Marzamemi, la nota kermesse estiva divenuta ormai tra gli appuntamenti di maggior prestigio dell’estate Siciliana, che quest’anno per la prima volta ha subito una botta d’arresto per mancanza di fondi. Nato nel lontano 2000, su impulso di Nello Correale, autore, regista, sceneggiatore insieme ad Aki Kaurimaski, anch’egli regista cinematografico, sceneggiatore e produttore finlandese, in questi anni il Festival era via via divenuto vero e proprio crocevia di talenti ed appuntamento di prestigio nel panorama cinematografico italiano, dove oltre alle attese proiezioni e le anteprime di migliaia di pellicole italiane e straniere era possibile interrogarsi e confrontarsi oltreché sui temi strettamente legati al grande schermo e le professionalità ad esso connesse anche, come anticipava il nome della kermesse (Cinema di Frontiera), su temi di grande attualità come le migrazioni e l’integrazione di ogni tipo di diversità. A fare da cornice al ricco calendario proposto dal Festival ogni anno a fine luglio, con proiezioni e dibattiti quotidiani, la suggestiva piazza del borgo marinaro di Marzamemi divenuta ciclicamente essa stessa un set cinematografico a cielo aperto, un luogo magico pronto a stimolare la creatività del cineasta e al tempo stesso la curiosità delle migliaia tra turisti e spettatori che ogni anno scelgono come meta preferenziale l’approdo alla frazione più a sud della provincia di Siracusa.

Lo stop di questa estate, dovuto come ha dichiarato a fine agosto lo stesso patron del Festival per la mancanza dei fondi necessari alla sua realizzazione, ricordiamo che la kermesse è totalmente gratuita al pubblico e trova sostentamento grazie al lavoro svolto da volontari, il contributo di privati(aziende locali in maggior parte) e del Comune di Pachino che purtroppo, com’è noto, commissariato da gennaio di quest’anno non ha erogato i contributi 2019  e 2018, non ha però scoraggiato gli organizzatori che in questi ultimi mesi hanno lavorato per organizzare al meglio il ritorno della manifestazione. Un progetto concretizzatosi con il legame alla provincia di Ragusa e l’uscita del nuovo calendario che, a ridosso delle festività Natalizie, riproporrà la passione e la sfida del Cinema di Fontiera al grande pubblico.

Nello Correale

Una edizione, la 19esima del Festival internazionale del Cinema di Frontiera, per non cancellare la storia e tenere vivo il legame con Marzamemi, in attesa di un ritorno in grande stile. L’inaugurazione si terrà sabato 7 dicembre alle 18 nella tonnara di piazza Regina Margherita a Marzamemi, ma le proiezioni saranno ospitate a Vittoria (Rg) dal Peace film Fest, dal 9 al 13 dicembre. “Quello che è accaduto – dichiara il direttore artistico, Nello Correale – ci deve far riflettere ma non abbattere. Quest’anno il festival sarà itinerante, partirà da Marzamemi e poi si sposterà a Vittoria mantenendo la stessa struttura, seppur in maniera ridotta. Il borgo marinaro è e rimarrà il punto di riferimento di questo festival, sperando che il prossimo anno si possa tornare a pieno titolo con la 20esima edizione”.

Ad animare la manifestazione la medesima macchina organizzativa con la direzione artistica di Correale e l’organizzazione a cura di Centro commerciale naturale Marzamemi e Cinecircolo Cinefrontiera e l’immancabile sostegno dell’assessorato regionale al Turismo e della Banca di credito cooperativo di Pachino. Per quanto riguarda invece il programma nel dettaglio, dieci i film corti selezionati, film e documentari provenienti da varie parti del mondo, tra cui Sea – watch 3 di Jonas Schreijag e Nadia Kailouli, a raccontare le frontiere in tutte le sue declinazioni. Due film in anteprima, Santa Subito, vincitore alla Festa del Cinema di Roma 2019 , presentato dal suo autore Alessandro Piva e Sole di Carlo Sironi presentato in concorso al Festival di Venezia e Toronto e che sarà presente al festival anche con un ricordo filmato di suo padre Alberto, e  Magic Show il film corto di Andrea Traina con Nino Frassica e Lucia Sardo. Le proiezioni si svolgeranno a partire da lunedì alla multisala Golden di Vittoria, grazie alla  ospitale collaborazione con la settima edizione del Peace film Fest diretto da Giuseppe e Luca Gambina. Nello spazio dedicato al Cinema di Frontiera, alle 16, è previsto un omaggio ad Andrea Camilleri e Alberto Sironi dal titolo “Siciliani per nascita e per vocazione”.

Tra le proiezioni un estratto di “Conversazione su Tiresia” con Andrea Camilleri di Roberto Andò, e la lettura di un brano de “il Monologo di Caino” (Sellerio edizione). “Non solo Montalbano”, una clip dei film del regista Alberto Sironi a cura di Nello Correale con la partecipazione di Carlo Sironi, figlio di Alberto. Sempre lunedì sarà presentato il libro “La mia casa di Montalbano” di Costanza Di Quattro, con Moni Ovadia e Mario Incudine. Mercoledì dalle 18,30 in poi ci sarà un momento dedicato a Sebastiano Gesù e Gesualdo Bufalino: prima la presentazione del libro del critico cinematografico “La magnifica visione – il paesaggio siciliano nel cinema”, a seguire la proiezione di “Auguri don Gesualdo” di Franco Battiato e alle 20,30 la versione restaurata e integrale del film “L’enfant du paradis”, il capolavoro di Marcel Carnè amato da Gesualdo Bufalino. Un evento che ricorda “l’arte del cinema” e verrà presentato come un “suggerimento” di Sebastiano Gesù, che continua a collaborare col Cinema di Frontiera  tramite l’enorme patrimonio di studio e di ricerche che ha lasciato. Giovedì pomeriggio è previsto un momento di premiazione.

Alla presentazione di Marzamemi sarà presente la direzione del Peace film fest di Vittoria, a consolidamento del legame con il Festival del Cinema di Frontiera e con la città di Pachino. Un legame a doppia mandata quello tra Vittoria e Pachino, spiegano gli organizzatori, tra due città che vedono nel cinema, nel festival e nella cultura un mezzo per riscattarsi da un presente difficile che coinvolge le amministrazioni e le comunità. Intanto, sempre per quanto riguarda il programma, è stata ufficializzata la selezione del “ConCorto” 2019, il concorso dei cortometraggi, e le proiezioni sono previste ogni sera, a partire dalle 18.30. La selezione è firmata dalla Filmoteca Laboratorio 451 e curata dal giornalista Andrea Di Falco, in collaborazione con Chiara Pitti, Elisa Ragusa e Francesco Savarino.

 

Sui 320 cortometraggi giunti al festival, 10 sono i film brevi ammessi alla Selezione ufficiale e uno è il corto Fuori concorso. Per un totale di 145 minuti di proiezione. Tra corti di finzione e corti documentari, il festival mostra una serie di opere di respiro autenticamente internazionale, molte delle quali legate al cinema mediterraneo. Per i cortometraggi in concorso, vengono mostrati: Pepitas di Alessandro Sampaoli (Italia 2019, 8’), Elvis di Andrea Della Monica (Italia 2018, 7’), Abiura di Giovanni B. Algieri (Italia 2018, 9’), Elias di Brando Bartoleschi (Italia 2018, 12’), Tulipe di Andrea Di Cicco (Italia 2018, 15’), Destino di Kristina Cepraga (Italia 2018, 15’), Briganti di Fabrizio Urso e Bruno Urso (Italia 2018, 15’), Madiba di Gabriele Cecconi (Italia 2019, 16’), Far East di Cristina Puccinelli (Italia 2018, 15’),  U Muschittieri di Vito Palumbo (Italia 2018, 19’). L’unico cortometraggio fuori concorso è Da Sud a Sud di Daniele Greco (Italia 2019, 14’). I cortometraggi del “ConCorto” edizione 2019 concorrono ai due premi decretati dalla Giuria nominata dalla direzione del festival: “Miglior cortometraggio” e premio “Speciale della giuria per i cortometraggi”. La premiazione e la visione dei due migliori corti in concorso è prevista venerdì 13 dicembre 2019, alle 18.30.

Nadia Germano Bramante

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