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Scandalo cassa integrazione in Sicilia: il direttore del dipartimento Lavoro, Giovanni Vindigni, si dimette

Ieri il dirigente è stato al centro delle polemiche politiche per un’intesa con i sindacati, relativa ad un premio in denaro ai dipendenti per ogni pratica di cassa integrazione in derogata ultimata

(6 maggio 2020)

In seguito al pasticcio inerente le pratiche della casa integrazione in deroga, il dirigente generale dell’assessorato regionale del Lavoro, Giovanni Vindigni, ha rassegnato le dimissioni dalla carica. Ieri il dirigente era stato al centro delle polemiche politiche per un’intesa con i sindacati relativa ad un bonus per i dipendenti regionali (premio in denaro, compreso tra gli 8 e i 10 euro, per ogni pratica di cassa integrazione in derogata ultimata).

Le dimissioni sono arrivate dopo un colloquio riservato con il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che, d’intesa con l’assessore Antonio Scavone, le ha accolte. Su proposta dello stesso assessore, la Giunta, riunitasi nel primo pomeriggio, ha affidato l’incarico ad interim al ragioniere generale Giovanni Bologna, che si è già insediato.

“Il dottore Vindigni – ha sottolineato Musumeci –è persona perbene, trovatasi, suo malgrado, al centro di una vicenda – quella dei ritardi nelle pratiche per la cassa integrazione – sulla quale occorrerà fare chiarezza. Per questa ragione con l’assessore Scavone abbiamo avviato un’indagine interna e stiamo verificando, al tempo stesso, la quantità e la qualità del lavoro prodotto in questi dieci giorni dai dipendenti collocati in “lavoro agile”.
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