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Ragusani nel mondo: 25 anni di emozioni. Appuntamento al 3 agosto!

Cinque premiati, Anna Tatangelo special guest e le istituzioni più importanti che torneranno per celebrare l'anniversario d'argento. Sebastiano D'Angelo, in conferenza, quasi si commuove: "Abbiamo raccontato davvero una bella storia"

(6 luglio 2019)

Festeggia quest’anno un quarto di secolo la manifestazione che ha raccontato la storia di Ragusa, ne ha tracciato l’evoluzione, consolidato le radici e anticipato gli sviluppi. Non una semplice kermesse, ma un appuntamento entrato nella tradizione estiva iblea. Agosto è il mese che lo ha sempre accolto in calendario, ieri, in quel lontano 1995, come oggi, per la sua venticinquesima edizione. E così, sabato 3 agosto, la magia del Premio Ragusani nel mondo riprenderà forma in quella “casa” che è ormai divenuta Piazza Libertà, succeduta negli anni a Piazza San Giovanni scelta nelle prime edizioni, e lo farà con tante novità.

Sarà Anna Tatangelo l’artista ospite con cui il premio festeggerà il suo anniversario d’argento, ma in programma c’è anche tanto altro, per omaggiare la città e i suoi rappresentanti istituzionali, religiosi e d’impresa, che hanno permesso alla manifestazione di crescere e consolidarsi nel tempo, e apprezzate conferme, come la presenza di Peppe Arezzo e della sua Orchestra, colonna musicale della serata.

Cinque i premiati di questa 25ª edizione: Adele Sulsenti, ragusana, broker assicurativa lungo l’asse Venezuela-Usa; Orazio Iacono, modicano, amministratore delegato di Trenitalia; Jonathan Cilia Faro, ragusano, tenore in America; Mario Messina, originario di Monterosso, chirurgo pediatra luminare in Italia e con una forte vocazione al volontariato nei paesi del terzo mondo. Infine il Premio Azienda che va alla Libretti srl, specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti confezionati bio.

In scaletta momenti dedicati alle aziende che, negli anni, hanno sostenuto il premio e che per la prima volta da “premianti” diventeranno i “premiati”, ma ci sarà spazio per tutte le altre importanti istituzioni del capoluogo, come l’Asp e la Sac, per tutti i prefetti e i sindaci che si sono alternati negli ultimi 25 anni, per i presidenti della Provincia e i vescovi della Diocesi. Ma naturalmente in questa serata speciale, condotta dai giornalisti Salvo Falcone e Caterina Gurrieri, non mancheranno i premiati delle varie edizioni, alcuni dei quali daranno la loro testimonianza. “Siamo orgogliosi di presentare la 25ª edizione del “Premio Ragusani nel mondo”, fiore all’occhiello della programmazione culturale della città – ha dichiarato in conferenza stampa il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì l’amministrazione sostiene con fermezza questo appuntamento che ha contribuito a fare conoscere le eccellenze umane di Ragusa e dell’intera provincia in tutto il mondo: un biglietto da visita di assoluta qualità”.

Il Comune, così come negli altri anni, darà un contributo di 10mila euro per la buona riuscita della manifestazione, nata per celebrare gli emigrati partiti con la famosa valigia di cartone e che sono riusciti a portare in alto il nome di Ragusa in tutto il mondo. “Sappiamo che ci sono ragusani sparsi ovunque, e questo è un modo per celebrare i migliori tra di loro. Se la ‘ragusanità’ è apprezzata in tutto il mondo è grazie a loro, che sanno farsi valere con la loro laboriosità. Non si arriva alla 25esima edizione per caso, – ha concluso Cassì – è un traguardo importante che vuol dire che questo premio è entrato nella cultura e nelle tradizioni del nostro territorio, che lo attende con curiosità”.

“Appuntamento centrale dell’estate iblea che rende un grande omaggio alla nostra città – ha aggiunto l’assessore Francesco Barone – il “Premio Ragusani nel mondo” ha permesso alla comunità di ricostruire la memoria collettiva attraverso le storie dei suoi stessi figli, per questo è una serata ormai entrata nel cuore di ognuno di noi”. Emozione particolare proprio per l’importante traguardo raggiunto anche da parte dell’associazione organizzatrice: “Oltre un centinaio sono gli iblei che in questi 25 anni si sono alternati sul palco del premio. – ha commentato il presidente Franco Antoci – Storie di vita e di professionalità che, provenendo da ogni Comune della provincia iblea, hanno fatto del premio un momento unificante di tutto il territorio. Questa era l’anima del Premio che ancora oggi rimane viva. Dopo questo traguardo si chiude un ciclo e ne apriremo un altro, vedremo come cambierà la manifestazione”. A questo proposito gli amministratori, il sindaco Cassì in primis, hanno voluto rimarcare che saranno comunque al fianco degli organizzatori.

Poi la parola è passata al direttore generale dell’ASP di Ragusa, Angelo Aliquò, che ha raccolto senza pensarci due volte l’invito dell’associazione Ragusani nel mondo ad essere presente il 3 agosto, per lanciare, sia dal palco che dal proprio gazebo, un messaggio importantissimo. “Approfitteremo della presenza di tanta gente – ha detto – per parlare di prevenzione e per invitare tutti a fare i nostri screening oncologici. Riteniamo ottima questa occasione per arrivare a quanta più gente possibile, e avremo modo anche di parlare dell’iniziativa che, ufficialmente, parte il 15 luglio, ossia quella sulla fruibilità delle spiagge da parte dei disabili. Tutti i comuni hanno aderito e si stanno attrezzando, e credo che sia un grande segno di civiltà che la provincia sta dando”.

In chiusura l’intervento del direttore dell’associazione, Sebastiano D’Angelo, anima del premio. E’ lui che in tutti questi anni è, letteralmente, andato a scovare i ragusani sparsi in tutti gli angoli del pianeta, scoprendo nomi e storie davvero eccezionali. “Organizzare l’evento diventa sempre più difficile – ha spiegato – perché realizzare uno spettacolo di questo livello ha i suoi costi e siamo arrivati al punto in cui si sente l’esigenza di ampliare le prospettive e cercare e dare nuove emozioni, per non tornare indietro e mantenere gli standard raggiunti e apprezzati dal pubblico. Per il futuro vorremmo aprire ai giovani e alle start up, alle nostre eccellenze imprenditoriali e agli eventi legati alla solidarietà nel territorio che siano motivo di orgoglio per tutta l’area iblea. Conclusa questa edizione, avvieremo un ampio dibattito in associazione per capire cosa vogliamo fare del premio. Fino ad oggi abbiamo raccontato una bella storia, ora ci attende una bella sfida. Dobbiamo continuare ma riconvertirci: è la metafora della vita, quando si raggiunge la vetta, ci vuole una svolta per non cadere”.

Negli anni avete saputo già abbracciarle alcune di queste sfide, ad esempio siete diventati social…

E’ vero, ci siamo trasformati ma non basta. Mai pensare di essere perfetti, bisogna sempre partire dal presupposto che tutto è perfettibile. Abbiamo la consapevolezza di aver percorso un lungo tragitto e di aver imposto un modello di successo ma ora lo dobbiamo aprire a nuove prospettive. Il premio ha tratto linfa vitale dai suoi stessi premiati, creando amicizie e rapporti fra loro e tutta la comunità iblea. Un successo in crescendo, frutto di un intenso lavoro di squadra che negli anni è andato a perfezionarsi.

Ma un ricordo di quella prima edizione di 25 anni fa?

A dire il vero non sapevamo neanche che sarebbe stata la prima edizione. Il premio è nato per caso, per iniziativa del nostro segretario che curava, essendo tipografo, i manifesti per la festa di San Giovanni, e di sua iniziativa inserì nella scaletta della serata organizzata per il Santo Patrono un momento dedicato agli emigrati nel mondo. Premiammo Pippo Giuffrè, il minore dei fratelli, che lo accolse con piacere accettando l’invito a salire sul palco di Piazza San Giovanni. spoglio di qualunque scenografia. Con la presenza del Vescovo e del Sindaco di allora, Mons. Rizzo e Chessari, cominciammo a raccontare questa storia. Nemmeno lontanamente pensavamo di continuare, né potevamo immaginare che saremmo stati ancora qui dopo 25 anni in cui abbiamo portato a Ragusa star nazionali ed internazionali come Susan Sarandon ed Edwige Fenech, delle quali abbiamo scoperto origini iblee. La loro presenza ha dato luce al premio, donandogli un respiro nazionale e internazionale che ha portato poi anche presentatrici del calibro di Caterina Balivo e ospiti come Valeria Solarino, Loredana Cannata, Iva Zanicchi e Orietta Berti. Una bella storia davvero!

Valentina Frasca

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