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Ospedale Maggiore di Modica: donati gli organi di un uomo affetto da SLA

La procedura necessaria si è conclusa ieri pomeriggio, eseguita dal direttore di Anestesia e Rianimazione Rosario Trombadore e da Guglielmo Scimonello, coadiuvati dall’equipe dell’Ismett di Palermo

(23 ottobre 2019)

All’ospedale Maggiore di Modica è stato effettuato un prelievo di fegato e reni su un paziente di 51 anni affetto da SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) in fase avanzata da circa un anno.

Mentre si trovava nella propria abitazione, l’uomo aveva avuto un arresto cardiorespiratorio che ha provocato un danno anossico cerebrale post arresto. Trasportato con urgenza in ospedale nell’UOC di Rianimazione del direttore Rosario Trombadore, è stato sottoposto a rianimazione cardio-polmonare, poi a monitoraggio neurologico e clinico, i quali hanno rilevato un danno cerebrale irreversibile. È scattato, quindi, l’avvio della procedura per desistenza terapeutica e per volontà dei familiari, che hanno dato il loro consenso al prelievo di organi, è stato allertato il Centro Regionale Trapianti, presieduto da Bruna Piazza. La procedura necessaria si è conclusa ieri pomeriggio, eseguita dal direttore di Anestesia e Rianimazione Rosario Trombadore e da Guglielmo Scimonello coadiuvati dall’equipe dell’Ismett di Palermo. Il prelievo degli organi è avvenuto con una tecnica innovativa adottata da Gaetano Burgio (coordinatore del Crt), presente durante il prelievo degli organi.

La Direzione Strategica dell’Asp di Ragusa ringrazia la famiglia che ha autorizzato il prelievo degli organi, gli infermieri dell’UOC di Rianimazione, tutti gli operatori del blocco operatorio della Chirurgia e il personale del Laboratorio Analisi, del PO. di Modica, l’Ismett e il dott. Gaetano Burgio.

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