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La Sicilia è una delle regioni più pericolose per i lavoratori: 13 i morti in più nel 2019

Gli incidenti sul posto di lavoro sono aumentati soprattutto a Palermo, Messina, Ragusa e Trapani: si parla di 516 infortuni. L'ultimo risale a questa mattina, a Vittoria

(16 settembre 2019)

Le morti causate da incidenti sul posto di lavoro sono in costante aumento. Un fenomeno che non ha a che fare con la sfortuna, bensì con la poca attenzione alla sicurezza. E la Sicilia, purtroppo, in tema di sicurezza si fa trovare piuttosto impreparata: si conferma, infatti, una delle regioni più pericolose per i lavoratori. Solo quest’anno, fino a luglio, si sono registrati 516 infortuni, i quali hanno causato 39 vittime, 13 in più rispetto lo stesso periodo dell’anno scorso: 29 nell’industria e servizi, 8 in agricoltura, 2 nel pubblico impiego. Gli infortuni sono in aumento soprattutto a Palermo, Messina, Ragusa e Trapani, con un’età compresa tra 55 e 69 anni. L’ultimo risale proprio a stamattina in contrada Alcerito, a Vittoria, dove un operaio è caduto da un’altezza di oltre 8 metri. Trasportato in elisoccorso a Catania, al momento non si conoscono le sue condizioni.

“Morire di lavoro non è colpa del destino, ma una diretta conseguenza della diminuita attenzione alla sicurezza dei luoghi di lavoro e del generale appesantirsi delle condizioni, frutto anche del protrarsi della crisi economica – scrive l’economista Franco Garufi commentando i dati Inail diffusi sul sito del Centro Pio la Torre -. Le aziende investono meno in sicurezza. Le lavoratrici ed i lavoratori sono pressati anche dal timore della perdita del posto di lavoro e riescono assai meno del passato ad organizzare iniziative di resistenza contro l’arretramento delle condizioni materiali nelle quali prestano la propria opera”.

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