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Flashmob a Siracusa, per un mondo finalmente libero dalla violenza di genere

Ad un mese esatto dall'appuntamento catanese dell'8 marzo, ieri il fotoreporter Francesco Nicosia e l’Associazione Shamofficine di Catania, presieduta da Amalia Zampaglione, hanno coinvolto tutti in un momento di festa e riflessione

(9 aprile 2019)

No alla violenza sulle donne anche attraverso uno scatto fotografico. Un coreografico flashmob che da Catania arriva a Siracusa e si fa itinerante per lanciare il suo messaggio di resistenza e speranza oltre le distanze. L’iniziativa, realizzata per la prima volta nel capoluogo etneo, in occasione dell’8 marzo, nasce da un’idea del fotoreporter Francesco Nicosia in collaborazione con l’Associazione Shamofficine di Catania, presieduta dalla giornalista ed attivista per i diritti, Amalia Zampaglione. Un linguaggio non verbale fatto di particolari immagini e scorci di luce, dettagli catturati sapientemente dall’obiettivo fotografico per veicolare un messaggio che deve diventare virale: NO al femminicidio e alla violenza sulle donne, fenomeno che in Italia conta numeri da vera e propria mattanza (oltre 15 le donne uccise nel 2019 fino allo scorso mese di marzo).

Alla “chiamata” lanciata da Shamofficine e Nicosia nella città di Aretusa hanno risposto circa 90 donne, tra singole partecipanti, associazioni e centri antiviolenza operanti sul territorio, che hanno voluto testimoniare con il loro entusiasmo quanto sia ancora importante lottare per i diritti delle donne. Per combattere la piaga della violenza di genere è necessario spezzare quell’immaginaria ma pesantissima catena costituita da secoli di prevaricazioni e pregiudizi costruiti e perpetrati da una società misogina, di stampo patriarcale, sui corpi e sulle anime femminili: obiettivo che l’iniziativa avviata da Nicosia e dall’associazione “Shamofficine” si propone di mettere in pratica. Questo il valore aggiunto dell’evento che non si ferma al singolo flashmob di ieri, attraverso la costituzione di una rete solidale e trasversale di donne e uomini che, da questo momento, continui a proporre e mettere in pratica azioni di prevenzione e contrasto degli stereotipi di genere e di denuncia verso tutte le forme di subalternità ed abusi che dal mercato del lavoro alla vita di tutti i giorni sono destinate a segnare pesantemente l’esistenza delle donne nel nostro paese.

All’evento hanno aderito in qualità di co-promotrici, le associazioni: AccoglieRete, Arci Siracusa, Arciragazzi 2.0, Astrea in memoria di Stefano Biondo, Casa delle Donne di Scicli, Centro Antiviolenza Ipazia, Cobas Scuola Siracusa, Comitato DDL Pillon Siracusa, Donne x le Donne, Giovani Democratiche, Centro Antiviolenza Doride Avola, Fare democrazia, PGF (Piazza Grande Femminista), REA(Rete Emporwerment Attiva), Semaforo Rosa, Stonewall, Zuimama Arciragazzi.

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Nadia Germano Bramante

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