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Favoritismi e clientelismi a Ragusa: il sindaco Cassì punta il dito e chiede un’indagine interna

"Intollerabile il fatto che esponenti di partito sbrighino pratiche per conto di cittadini evitando che gli stessi facciano la coda negli uffici competenti"

(10 gennaio 2020)

“Nei giorni scorsi è successo un fatto grave: un esponente di un partito, ben noto in città sebbene in questo momento privo di incarichi pubblici, con la complicità di alcuni uffici ha avuto accesso agli sportelli nelle normali ore di chiusura al pubblico per sbrigare pratiche in favore di altri cittadini”. È quanto scrive il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, che ha voluto fare chiarezza e mettere a conoscenza della cittadinanza quanto è successo.

Il primo cittadino approfondisce: “Favoritismo, clientelismo, proselitismo: sono tre concetti che non possiamo in alcun modo tollerare. Sfruttare “amicizie” e influenze per ottenere consensi tra i cittadini, evidentemente ben lieti di avere chi sbriga per loro le pratiche saltando le code, è semplicemente inaccettabile. Una logica di certa “politica” che di politico non ha un bel niente. Ho, quindi, immediatamente chiesto un’indagine interna e relativi provvedimenti, venendo addirittura a scoprire che un altro esponente dello stesso partito ha agito nella medesima maniera. Il messaggio che voglio lanciare – conclude – deve essere chiaro a tutti: noi non prestiamo il fianco a questo “sistema”.

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