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Esplode la protesta al Consorzio di Bonifica di Ragusa: “Dateci i nostri stipendi!”

I dipendenti si sono riuniti in assemblea dopo aver saputo che in cassa ci sono pochi soldi e che quelli stessi il direttore non li userà per loro, che vantano mensilità arretrate dagli 8 ai 20 mesi, ma per altre spese dell'ente

(29 maggio 2019)

Esplode la rabbia al Consorzio di Bonifica 8 di Ragusa, e porta con sé la protesta. I dipendenti questa mattina si sono riuniti in assemblea dopo aver saputo che in cassa ci sono pochi soldi e che quelli stessi il direttore non li userà per loro, che vantano mensilità arretrate che vanno dagli 8 ai 20 mesi, ma per far fronte ad altre spese dell’ente. Presenti anche il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Gianni Giuffrida. Per i sindacati c’era il segretario di FAI CISL, Sergio Cutrale. I lavoratori chiedono almeno il pagamento immediato di una mensilità, nelle more che si sblocchi l’iter, e la riforma del sistema dei Consorzi. Chiamano quindi in aiuto la politica, affinché si ponga come intermediaria, e tutte le organizzazioni sindacali affinché possano assumere una posizione unitaria.

Il responsabile del personale, Giovanni Fracanzino, fa sapere che i lavoratori, ultimamente, pur di continuare a garantire i servizi, hanno anticipato pure le spese del carburante delle vetture ma non sono adesso più in grado né di far questo né di provvedere alle loro famiglie. Circa un centinaio quelle che stanno vivendo un vero dramma e che non vedono spiragli. Da qui l’appello al Prefetto, Filippina Cocuzza, e al Presidente della Regione, Nello Musumeci. “Noi siamo la priorità e vogliamo i nostri stipendi – dice Fracanzino, che aggiunge – il direttore non ci può mortificare così ancora una volta e per questo chiediamo anche un controllo del modo in cui si sta portando avanti la gestione del Consorzio”.

Solo un deputato finora ha risposto all’appello dei lavoratori, ed è l’On. Nello Dipasquale, che, nelle scorse settimane, aveva chiesto all’assessore regionale competente la convocazione di  una riunione urgente per affrontare la questione e tentare di trovare una soluzione. “Chi governa alla Regione sta confermando di essere classe dirigente inaffidabile e incapace di qualsiasi confronto. Dopo la mia richiesta – dice – non c’è stata alcuna reazione, non pretendevo certo che si risolvesse il problema dall’oggi al domani, ma il Governo regionale non ha saputo dimostrare neanche di avere il garbo di una risposta a un parlamentare su un problema gravissimo che sta segnando duramente la vita di molte famiglie. Durante la scorsa legislatura eravamo riusciti a far ottenere al Consorzio di Bonifica di Ragusa un contributo straordinario che ha consentito di tamponare la situazione, ma con questo Governo è difficile perfino avere un incontro. E’ una vergogna, lo dico da mesi”.

Valentina Frasca

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