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Elezioni Ragusa, candidato sindaco Riccardo Schininà: “Ecco tutte le contraddizioni di Cassì”

Il candidato dalla coalizione di centro-sinistra si racconta a Ialmo...

(28 marzo 2023 – Elezioni Ragusa, candidato sindaco Riccardo Schininà: “Ecco tutte le contraddizioni di Cassì”)

A Ragusa è entrata nel vivo la campagna elettorale per le amministrative di primavera del 28 e 29 maggio. Noi di Ialmo abbiamo intervistato Riccardo Schininà – candidato in corsa per la carica di sindaco del capoluogo ibleo – che spiega il suo impegno, le linee programmatiche e la sua idea di politica.

Avv. Schininà, non è di certo una new entry nell’ambito della politica ragusana, ha già ricoperto il ruolo di consigliere comunale e segretario provinciale della Sinistra giovanile. Quest’anno ha deciso di scendere in campo in prima persona

“Sì. diventa una scelta naturale, faccio politica da quando avevo 14 anni, ho fatto vita da partito, grande rispetto del sistema partitico e dell’importanza del confronto. La ritengo una scelta naturale e una scelta d’obbligo avviare una fase di ricambio generazionale accompagnato dalla classe dirigente della nostra città”.

Una scelta diversa rispetto a quella del sindaco attuale che a quanto pare non simpatizza per i partiti..

“Una città capoluogo, a mio avviso, non può essere governata senza i partiti perché perderebbe di autorevolezza nei confronti delle istituzioni, del governo regionale e dello Stato. Inoltre riteniamo che più grave del cinismo autoreferenziale c’è il cinismo finto, perché esso si tramuta in una proposta elettorale poco trasparente nei confronti degli elettori ed infatti, noi abbiamo una coalizione del sindaco uscente in cui c’è tutto ed il contrario di tutto. A gennaio, inoltre, lui ha definito i partiti come dei gusci vuoti, come degli strumenti con cui non si persegue il bene comune, dall’altro lato all’Interno della sua colazione ha il gruppo di Cateno De Luca, un partito regionale e nazionale, ha il commissario di Azione, Nitto Rosso, ha la DC di Cuffaro e Ignazio Abbate, i quali non nascondono il sostegno diretto attraverso i loro uomini. Ecco la grande contraddizione. Un mese fa, nella carta dei principi – attraverso il quale basava le alleanze con la sua coalizione – uno dei punti più importanti era incentrato sulla gentilezza e sulla diplomazia, credo che l’inserimento di Cateno De Luca contraddice anche questo modo sobrio e finto buonista di fare politica”.

E questa la più grande critica che si sente di muovere a Cassì?

“L’assoluta assenza del ruolo politico. Cassì rappresenta un alto funzionario aristocratico e borghese della nostra città, non è per nulla un politico. Per noi il vero politico è colui che rappresenta tutte le istanze della propria città nel dialogo con altre istituzioni. Non è stata fatta nessuna battaglia per tutelare il nostro ospedale, per riportare l’Università a Ragusa, per evitare la chiusura dei due centro strategici – Donnafugata Resort e Club MED, nulla per governare gli eventi che portano i maltesi a investire nel nostro territorio. Inoltre si tratta una politica comunicativa che ha descritto la città con slogan opposte alla realtà. Non ci possiamo dimenticare il piano regolatore generale che era descritto come un piano a consumo sullo zero, tramite la nostra azione politica siamo riusciti a dimostrare alla città che le dichiarazioni del sindaco erano palesemente false. Aveva descritto un piano regolatore diverso rispetto a quello proposto. Inoltre, l’unico atto strategico in 5 anni non è stato neanche portato in Consiglio comunale perché pieno di errori politici e tecnici. Continuando così per i prossimi anni, la città andrà a morire”.

Quali sono i punti del vostro programma?

“Riteniamo che ci sia un fenomeno che accade a Ragusa. La generazione di mio padre pensava al futuro dei propri figli qui a Ragusa. La mia classe generazionale pensa al futuro dei propri figli fuori dalla nostra città. Se noi non invertiamo questa tendenza, avremo una città sempre più assopita. Abbiamo avuto cinque anni di ordinaria amministrazione, in cui non si è fatto nulla di strategico che ha cambiato il volto della città, nel mondo dei lavori pubblici, dello sviluppo economico, della cultura, del sociale. Inoltre riteniamo che non stiamo cogliendo le sfide del Terzo Millennio, abbiamo un Comune che necessita assoluta di essere ammodernato da un punto di vista della digitalizzazione, dell’efficienza, della trasparenza nella gestione delle pratiche. E ciò serve non solo per la nostra comunità, ma anche per gli investitori che vogliono venire nel nostro territorio. Non abbiamo colto le opportunità dell’Ecosisma bonus, non abbiamo avviato una vera politica sulla transizione ecologica. Abbiamo 7,6 kw per ogni 1.000 abitanti installati sui tetti pubblici, quando in città del Sud come Oristano o Cosenza hanno 19 o 29 kw. Non stiamo facendo scelte importanti per riportare l’Università a Ragusa, non stiamo facendo battaglie importanti per tutelare il nostro ospedale e la sanità pubblica. Non abbiamo fatto per impedire la chiusura di centri strategici turistici come Donnafugata Resort o il Club MED. Il nostro programma si base quindi sulla necessità di cogliere le sfide del terzo Millennio, ammodernare i nostri uffici, avviare il percorso della transizione digitale ed ecologica, riportando autorevolezza alla nostra città”.

In caso di vittoria alle elezioni, come pensare di conciliare la sua carriera professionale con l’impegno amministrativo?

“Ho la fortuna di avere uno studio ben avviato, formato da colleghi e un apparato amministrativo rodato, affiatato, che ha già sperimentato mie esperienze professionali fuori da Ragusa. Nonostante questo, il mio studio ha proseguito continuando a crescere”.

E per quanto riguarda la sua squadra politica, come la definisce?

“La mia squadra è in primo luogo politica. Una squadra di persone che ha fatto politica, che conosce il sistema partitico, che è in grado di dialogare con le istituzioni a livello regionale e nazionale. La mia squadra ha dei cardini e un perimetro ben definito. La nostra idea politica non è smessa in discussione da nessuno, stiamo redigendo un programma da centro sinistra. Nessuno dei movimenti e partiti che ci appoggia ha messo in discussione la nostra identità”.

Mancano meno di due mesi alle elezioni, qual è il messaggio che si sente di lanciare ai ragusani?

“Di guardare con attenzione la proposta politica, di verificare se la nostra città ha una performance pari alla propria potenzialità. In altri termini, di verificare se tutte le potenzialità della nostra città le stiamo cogliendo. Noi riteniamo che non siano state colte, da un punto di vista turistico, sociale, di sviluppo economico, urbanistico. È necessario fare un cambio di passo, avviare un ricambio generazionale e per fare tutto ciò ci vuole competenza politica, tecnica, tantissimo entusiasmo e passione”.

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