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Aeroporti, la denuncia dell’On. Campo: “Con la finanziaria si punta alla privatizzazione”

Sulla questione interviene anche il Vussia, che chiede al Presidente della Regione di prendere le distanze da questo articolo di uno dei collegati e di fare i nomi di chi lo ha pensato in questo modo perché "è nemico della Sicilia"

(14 marzo 2019)

Il movimento 5 Stelle all’Ars contro la privatizzazione degli aeroporti siciliani, nascosta tra le pieghe dell’articolo 8 di uno dei 4 collegati alla Finanziara, quello “in materia di personale, di enti locali e altre disposizioni”. Il rischio che questa disposizione venga inserita tra gli emendamenti al testo definitivo che si appresta a sbarcare in aula a sala d’Ercole sarebbe altissimo e prevederebbe la dismissione delle partecipazioni pubbliche degli enti locali in società di gestione aeroportuali, vendendo le quote detenute dagli enti pubblici per pochi spiccioli che non servirebbero nemmeno a risanare i bilanci.

A denunciarlo è la parlamentare regionale pentastellata Stefania Campo, che fa sapere anche che “in questa stessa norma del collegato, il governo regionale concede 90 giorni di tempo per la vendita, pena una riduzione del 10 per cento dei trasferimenti correnti in favore delle amministrazioni inadempienti. Sembra quasi un voler imporre tale scelta ai comuni siciliani che detengono quote aeroportuali. Possibile che la Città Metropolitana di Catania, il Libero Consorzio Comunale di Siracusa e il Comune di Catania che insieme detengono quasi il 27% delle quote di SAC, il Comune di Comiso con il 35% di SOACO, la Città Metropolitana di Palermo, il Comune di Palermo e il Comune di Cinisi che insieme hanno quasi il 76% di GESAP, il Comune di Pantelleria con 10% di G.A.P. non dicano nulla? Sono, o non sono, a conoscenza dello scippo che potrebbe avvenire in piena luce del sole nei loro confronti? Non vorremmo – aggiunge Stefania Campo – che si stia per realizzare il piano dell’ex presidente di Enac, ora attuale consulente del governatore Musumeci, Vito Riggio. Gli aeroporti siciliani sono un patrimonio dell’intera collettività ed è doveroso contrastare ogni tentativo di svendita delle partecipazioni pubbliche nelle società di gestione aeroportuali”.

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Per questo motivo, l’On. Campo fa sapere che a breve sarà presentato un disegno di legge che vieti la privatizzazione degli aeroporti siciliani di proprietà di enti pubblici, stante la loro funzione di principale sistema di collegamento con il resto d’Italia e con il mondo, soprattutto per una realtà come quella siciliana che paga a caro prezzo ogni giorno il proprio gap infrastrutturale. Motivo per cui anche il comitato Vussia, oggi, fa sentire la propria voce. “La norma, così come è stata descritta – dice il Presidente Claudio Melchiorreprevedrebbe che gli enti locali in difficoltà finanziaria debbano vendere le quote di partecipazione negli aeroporti entro novanta giorni dall’entrata in vigore della finanziaria, se approvata. Si tratta di un evidente ricatto che viene limitato, guarda caso, alle partecipazioni azionarie negli aeroporti. La norma non riguarderebbe l’alienazione delle partecipazioni nelle società del gas, per esempio, né la vendita degli immobili inutilizzati, ma specificamente la nostra unica infrastruttura di trasporto funzionante e che vive sulle tasse aeroportuali, pena il taglio del 10% dei trasferimenti della regione agli enti locali, nessuno escluso”.

Il Vussia chiede a tutti i deputati regionali di dissociarsi da questa decisione e di non approvarla. “Chi vende persino le opere strategiche come gli aeroporti, vuole vendere la Sicilia al peggior offerente. Norme di questo tenore hanno come obiettivo deprezzare il valore dei beni”.

Il Vussia, infine, chiede al Presidente della Regione di prendere le distanze da questo provvedimento e, anzi, di fare i nomi di chi lo ha pensato e articolato in questo modo perché “è un nemico della Sicilia e i siciliani devono poter scegliere chi non votare e sapere chi si è reso protagonista di questo scandalo ricattatorio che deve essere immediatamente ritirato. Il Vussia dà il proprio plauso all’iniziativa legislativa di dichiarare gli aeroporti siciliani bene strategico e non privatizzabile”.

Valentina Frasca

 

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