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#adessobasta: domani a Ragusa la fiaccolata contro la violenza sulle donne

Negli ultimi tre anni sono state tre le vittime di femminicidio nel capoluogo ibleo: Pamela il 17 novembre 2016, Maria l'11 ottobre 2018 e Alice lo scorso 29 aprile

(28 maggio 2019)

“Un movimento di protesta, di partecipazione libera di cittadini, affinché si esca dalla solitudine e si riesca ad uscire allo scoperto, perché la violenza sulle donne riguarda tutti”. Presenta così, Franca Carpinteri, promotrice di #adessobasta, il collettivo di donne, organizzatosi spontaneamente a Ragusa per protestare e dire no al femminicidio.  Negli ultimi tre anni, infatti, sono state tre le vittime di femminicidio nel capoluogo ibleoPamela Canzonieri il 17 novembre 2016, Maria Zarba l’11 ottobre 2018 e Alice Bredice lo scorso 29 aprile. Ed è proprio in occasione del trigesimo dell’omicidio di quest’ultima, vittima dell’ossessione di un marito che subito dopo si è tolto la vita, che domani sera è stata organizzata una fiaccolata per le vie del centro storico cittadino.

Alice Bredice

La manifestazione, a cui hanno aderito donne, uomini e istituzioni, si radunerà in Piazza San Giovanni alle ore 20.00, e seguirà il percorso che, partendo da Corso Italia, proseguirà lungo via Roma per arrivare fino alla rotonda Maria Occhipinti. In merito alla partecipazione, Franca Carpinteri dichiara: “Essendo un collettivo nato spontaneamente, non sono previsti striscioni o simboli di partiti politici perché ognuno rappresenta liberamente sé stesso. Per quanto riguarda le istituzioni, invece, il Comune di Ragusa ha dato l’adesione, ma ancora non sappiamo (anche se lo speriamo tanto)  – aggiunge – se il sindaco Cassì  sarà presente. Sappiamo, però, che si è fatto promotore dell’iniziativa  con gli altri sindaci iblei”. 

Chi sicuramente ci sarà è il Coordinamento Donne del Partito Democratico di Ragusa, che ha deciso di partecipare attivamente e di contribuire all’organizzazione dell’iniziativa. “La violenza sulle donne – dichiarano dal Coordinamento Donne del PDcontinua ad essere, purtroppo, un problema della nostra società rispetto al quale chi ne è vittima, soprattutto se in ambito familiare, soffre di una intima solitudine. Per questo riteniamo che sia indispensabile intraprendere un percorso in grado di generare un autentico cambiamento, insistendo sulla pratica della costante sensibilizzazione e dimostrando che chi è vittima non è sola. Invitiamo, dunque – concludono – tutte le donne e gli uomini a partecipare all’iniziativa”. 

Sugli obiettivi per il futuro Carpinteri aggiunge: “Si è già costituito il collettivo, in modo da agire e fare concretamente qualcosa. Bisogna proseguire su questa strada e stimolare le istituzioni alla creazione di presidi veri che aiutino le donne”. 120 sono state le donne uccise nell’arco di un anno, precisamente, dal primo agosto 2017 e il 31 luglio 2018. Di queste, 92 sono state uccise in ambito familiare: o per mano del partner, o dell’ex o di un parente. I dati sono stati pubblicati dal Censis relativamente agli episodi di violenza di genere, e dietro questi numeri ci sono le storie tragiche di mogli, madri, sorelle, amiche… #adessobasta è più che uno slogan, è un grido di protesta, è un modo per fare rete, per Pamela, Maria e Alice, e per tutte quelle donne cadute in mani sbagliate, affinché le loro morti tragiche non vengano mai dimenticate e tutte coloro che vivono una situazione di violenza possano essere aiutate e salvate. Al corteo prenderà parte anche l’amministrazione comunale di Scicli.

Claudia Trapani

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