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Capodanno sold out per il presepe vivente di Monterosso Almo

L'evento, giunto alla 34esima edizione, vivrà i suoi momenti finali il 5 e il 6 gennaio

(2 gennaio 2019)

Anche quest’anno, numeri da record per il presepe vivente di Monterosso Almo giunto alla 34esima edizione. La rappresentazione, allestita nell’antico quartiere di uno dei borghi più belli d’Italia, si snoda tra vicoli e slarghi, e ieri, giornata di Capodanno, è stata riproposta per la terza volta in vista, poi, del gran finale programmato per sabato 5 e domenica 6 gennaio.

La calorosa accoglienza dei monterossani fa da cornice a uno straordinario evento che accompagna i visitatori in un mondo variegato di storia semplice e remote virtù. Tanto da suscitare la speciale ammirazione anche degli studiosi che definiscono questo presepe vivente, è stato scritto, “come un vero e proprio museo etnografico da percorrere sognando la magnificenza di un evento sacro che, con dovizia di particolari, ci fa scoprire profondi valori: la ricchezza immensa della povertà e lo splendore infinito della semplicità di artigiani e contadini di un tempo. Qui ritroviamo il tempo perduto. Tra le antiche casupole, lungo le tortuose viuzze e le rustiche scalinate si eleva quel profumo di storia dimenticata. Qui il presepe si veste di gesti, di colori, di odori, di forme, di suoni e di sapori che solo una memoria che si risveglia può percepire in tutta la sua gloria”. La grotta della Natività è l’apice delle emozioni e delle meditazioni. Gli apprezzamenti che è possibile raccogliere tra i visitatori riempiono di soddisfazione gli organizzatori dell’associazione “Amici del Presepe”, presieduta da Paolo Tavano, che da anni si battono per fare in modo che la rappresentazione vivente monterossana possa attirare l’attenzione di quante più persone è possibile.

“E’ davvero straordinario – commenta Tavano l’affetto che i visitatori ci stanno dimostrando quest’anno. Significa che abbiamo lavorato molto bene e tutto ciò ci gratifica. Stiamo portando avanti, in questo modo, la nostra storia, le nostre tradizioni. E il riconoscimento ottenuto ci spinge sempre più ad andare avanti per portare ancora più in alto un evento che assume una rilevanza speciale agli occhi di tutti”. 

Comunicato Stampa

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