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Aggressione omofoba a Vittoria, sabato un flash mob in Piazza del Popolo

Un episodio non degno di una società civile. La vittima, Francesco Tommasi, 20 anni, è stato preso di mira da un gruppo di sei giovanissimi che lo hanno prima malamente apostrofato e poi preso a calci e pugni

(17 dicembre 2018)

15 dicembre, ore 00.22: su Facebook compare un post che denuncia così: “Oggi a Vittoria in pieno centro hanno malamente picchiato un ragazzo solo perché gay. Finito in ospedale. Non si tratta di fenomeni sporadici: io stesso insieme al mio ragazzo sono stato vittima di aggressioni verbali in pieno centro, più volte, così come tante altre persone potrebbero raccontare di esperienze simili. Ogni volta che esco mi sento sempre meno sicuro e mi accorgo che non si tratta di una semplice paura, ma di un sentimento fondato. Siamo rimasti soli”.

E’ l’inizio di una vicenda che, nel giro di poche ore, ha raggiunto la ribalta nazionale, riaccendendo i riflettori sulla città ipparina, ancora una volta per fatti a dir poco vergognosi. Un episodio a metà tra il bullismo e l’intolleranza nei confronti di chi ha una sessualità giudicata “diversa”. Una vicenda che la stessa vittima, Francesco Tommasi, 20 anni, racconta così: “Mi hanno picchiato dopo avermi chiamato ‘frocio’. Stavo camminando in centro per raggiungere lo studio di parrucchieri in cui lavoro quando sei ragazzi, tra via Cavour e via Roma hanno iniziato ad urlarmi contro, e non era la prima volta che mi prendevano di mira. Io stavo parlando al telefono e uno di loro mi ha detto di prestarglielo. Mi sono rifiutato e mi hanno spinto e insultato. Ho reagito e si sono scatenati, colpendomi con pugni alla testa. È stato un brutto momento ma questa violenza gratuita deve finire e spero che gli altri facciano come me”.

Francesco ha sporto denuncia alla Polizia del locale commissariato, insieme al suo legale, Valerio Palumbo, e sono già partite le indagini. A porre fine all’aggressione sarebbe stato il titolare di una pizzeria, che ha fatto entrare la vittima nel suo locale. Successivamente si è recato al pronto soccorso, dove i medici lo hanno dimesso con una prognosi di cinque giorni per contusioni sparse.

Sul gravissimo episodio, nel fine settimana, sono intervenute non solo le associazioni che difendono i diritti di gay e lesbiche, ma anche esponenti della società civile e partiti. “Tutta la mia solidarietà a Francesco che ci ha messo la faccia e ha denunciato la violenza omofoba. Non è semplice farlo in piccole comunità come quella di Vittoria” ha detto Armando Caravini, presidente di Arcigay Siracusa.

Marco Igor Garofalo, presidente di Arcigay Ragusa, invece, ha dichiarato: “Pensavamo che certi episodi non potessero più ripetersi, e quanto accaduto a Vittoria ci lascia molto amareggiati e ci convince della necessità di lavorare in maniera ancora più capillare non solo a Ragusa, ma in tutta la provincia, per contrastare l’odio omofobico e transfobico, l’esclusione e lo stigma. Ragusa è sempre stata terra di accoglienza e di inclusione. L’omofobia è una malattia, e dobbiamo impegnarci per eliminarla, perché impedisce la pari opportunità di esercitare diritti e doveri che sono la base della democrazia”.

Massimiliano Nicosia, vice presidente dell’associazione culturale Lisi, ha annunciato, invece, per sabato 22 dicembre a mezzanotte, un flash mob nella centralissima Piazza del Popolo, “per reagire ad ogni forma di violenza verso le persone Lgbt, le donne e i componenti di altre etnie. Sembra che ci siamo assuefatti a una disumanità, che quotidianamente si manifesta ovunque e in differenti modi, ma per fortuna sono già tante le sigle associative che stanno progressivamente aderendo alla manifestazione del 22”.

Solidarietà anche dal sede locale del PD: “Un gesto simile va assolutamente condannato – ha detto il neo segretario Giuseppe Nicastro – Coloro i quali hanno compiuto questo vile gesto sono solamente delle bestie che vanno isolate e condannate, gentaglia che infanga il nome della Città di Vittoria e il nostro vivere civile e democratico”.

Valentina Frasca

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