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Passaggi a livello, quanti disagi! Le denunce del M5S e di Sviluppo Ibleo a Ragusa e Vittoria

Nel capoluogo ibleo è stata convocata per venerdì una riunione della commissione Assetto sul territorio proprio per parlare della situazione in via Paestum

(21 maggio 2019)

“Tutti i sopralluoghi effettuati di recente dall’amministrazione comunale sulla questione della metropolitana di superficie, mi hanno spinto a richiedere la convocazione di una seduta di commissione avente a oggetto la discussione in materia di pianificazione urbanistica sulla problematica che insiste nelle arterie viarie collegate con il passaggio a livello sito in via Paestum e in via Napoleone Colajanni”. A dirlo è il consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle a Ragusa, Sergio Firrincieli, che aveva già sollecitato, nelle scorse settimane, prima ancora dei sopralluoghi in questione, la convocazione di una seduta avente lo stesso oggetto al presidente della commissione Assetto sul territorio. “Sono tornato alla carica proprio in queste ore – continua Firrincieli – proprio alla luce dell’ultimo sopralluogo effettuato dal sindaco con i tecnici nella vallata Santa Domenica. Siccome è necessario che si faccia chiarezza anche su altri aspetti della metropolitana di superficie, ritengo opportuno che si possano puntare i riflettori pure sulla questione del passaggio a livello di via Paestum. Per cui venerdì, a partire dalle 9, la seduta di commissione, che è stata convocata dal presidente Salvatore Cilia e a cui parteciperanno i tecnici incaricati del Comune, sarà utile per conoscere lo stato dell’arte. E’ una questione, quella del passaggio a livello di Paestum, che non deve passare sotto silenzio e che anzi, allo scopo di evitare una chiusura che potrebbe risultare deleteria per residenti e operatori commerciali, deve essere affrontata di petto per comprendere quali, anche alla luce della creazione della metropolitana di superficie, gli spiragli risolutivi che potrebbero essere adottati. Si tratterebbe di una chiusura deleteria soprattutto per la viabilità generale di tutta Ragusa, che andrebbe così a  mancare di una delle due arterie essenziali per passare da una parte all’altra della linea ferrata”.

Passaggi a livello sotto la lente d’ingrandimento anche a Vittoria, dove si registra la presa di posizione del movimento politico Sviluppo Ibleo. “La questione dei passaggi a livello nella nostra città non la scopriamo certo noi. E’ un problema antico che, però, nonostante le sollecitazioni provenienti da più parti, a cominciare da quelle che arrivano dalla Cna comunale, non ha ancora trovato una soluzione concreta e sostenibile” scrivono i componenti della segreteria cittadina, secondo cui la situazione non può continuare a passare sotto silenzio, nonostante le periodiche accuse che si registrano. “Stiamo parlando – continua Sviluppo Ibleo di disagi di almeno tre volte al giorno che si verificano in fasce e orari strategici. I disagi più seri sono rappresentati per le ambulanze in emergenza. I passaggi a livello chiusi, all’ingresso della città, diventano veri e propri ostacoli insormontabili. E’ chiaro che così non si può più andare avanti. E, nonostante ogni tanto non se ne parli, il problema continua a rimanere serio ed è una questione su cui la politica deve assumere un impegno serio e concreto”.

Sviluppo Ibleo sottolinea che è necessario “richiedere impegni seri da parte della Regione ed ecco perché incontreremo l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone. Vogliamo sottoporre alla sua attenzione una serie di proposte e, soprattutto, comprendere se esiste la volontà politica da parte della Regione di attivarsi per sanare una questione molto delicata che ha visto impegnati più esponenti della società civile a cercare di trovare delle risposte che possano essere all’altezza della situazione. Noi, come sempre, siamo disponibili a fare la nostra parte. Ma ci attendiamo che la Regione possa ascoltarci e studiare con il Comune una serie di azioni per cercare di superare questo ostacolo davvero preoccupante per le conseguenze che ne potrebbero insorgere e che, ormai, risulta assolutamente anacronistico”.

 

 

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