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La Sicilia resta in zona rossa

C'è chi chiede delle zone rosse territorialmente individuate per affrontare le specifiche situazioni di emergenza

(23 gennaio 2021)

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato le ordinanze e solo la Sicilia insieme alla Provincia Autonoma di Bolzano restano in zona rossa, almeno per gli altri sette giorni rimanenti.

Area gialla per Campania, Basilicata, Molise, Provincia autonoma di Trento, Toscana; mentre area arancione per Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Veneto, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria e Valle d’Aosta.

Intanto in una nota il segretario regionale della Lega, Nino Minardo, dice la sua: “Zona arancione per tutta la Sicilia, controlli serrati per il rispetto delle regole, mettendo in campo ogni forza locale o nazionale disponibile; zone rosse solo quando necessarie, mirate e territorialmente individuate per affrontare le specifiche situazioni di emergenza. Questa è la soluzione proposta dalla Lega, in un’ottica di leale collaborazione con il governo regionale e richiamando alle proprie responsabilità il governo nazionale”.

Poi Minardo puntualizza: “Chiaramente la Lega condivide in pieno la preoccupazione espressa dal Presidente della Regione sulla necessità di limitare al massimo la diffusione dei contagi così come riconosce il grande impegno profuso da Musumeci e Razza per dotare la rete regionale di un efficiente sistema di terapia intensiva superando le gravissime criticità di sistema accumulatesi da tanti, troppi anni. Ora però ci vogliono soluzioni nuove che garantiscano tanto l’interesse pubblico supremo, quello alla salute, quanto gli interessi economici di intere categorie ormai allo stremo. Per questa ragione riteniamo opportuna che il governo regionale chieda al governo nazionale la riclassificazione della Sicilia in zona arancione”.

LEGGI ANCHE: Sicilia, prossima settimana decisiva per la zona rossa

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