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Vaccino Scicli, opposizione: “il dato preoccupante è che gli operatori sanitari non si presentano”

Ieri 41 operatori sanitari non si sono presentati, e al loro posto sono state chiamate arbitrariamente altre persone

(7 gennaio 2021)

A Scicli sono stati vaccinati cittadini ‘comuni’ nonostante non siano operatori sanitari nè medici di famiglia. Noi di Ialmo abbiamo effettuato un sopralluogo alla Rsa nella giornata di oggi e abbiamo chiesto spiegazioni ad un operatore, il quale ci ha risposto che quelle vaccinazioni fuori elenco sono state fatte perché gli sono avanzate delle dosi.

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Giannone, chiedendo al manager dell’Asp dei chiarimenti. Ed in seguito i consiglieri dell’opposizione del Comune dei Scicli. Ecco la loro nota:

“Apprendiamo che a Scicli succedono anomalie procedurali in merito alla vaccinazione contro il Covid-19. Pare che 41 delle persone in lista per la vaccinazione di ieri, aventi diritto in quanto personale sanitario, non si sono presentate e al loro posto sono state chiamate arbitrariamente altre persone, pare, senza un preciso ordine. A presentarsi sono stati ben 100 cittadini “a caso” di cui 41 sono stati quelle vaccinati. Partendo dal presupposto che la notizia sia corretta, ci lascia molto perplessi che 41 sanitari non si siano presentati all’appello cioè il 30% delle persone convocate. Una percentuale molto alta.
Una situazione che ci lascia particolarmente preoccupati, dicono i consiglieri di opposizione, in un momento in cui il nostro paese sta vivendo una pandemia senza precedenti e il vaccino rappresenta l’unica strada, ad oggi, che accende un faro di speranza per la sconfitta di questo virus.
Il verificarsi di episodi del genere lascia a dir poco senza parole!
Non possiamo tacere su quanto è accaduto e invitiamo il primo cittadino ad andare fino in fondo alla questione per ottenere i giusti chiarimenti dal direttore generale dell’Asp 7 di Ragusa. Siamo a conoscenza del fatto che il sindaco Giannone ha già chiesto un incontro con i vertici dell’Asp e gli chiediamo di andare fino in fondo perché non possiamo permetterci di far passare il messaggio che il vaccino è un privilegio o peggio ancora merce di scambio per favori personali. Gettare al macero 41 dosi di vaccino non è idea praticabile ma recarsi presso una struttura di ricovero per anziani e utilizzare queste dosi su soggetti fragili e quindi da tutelare in via prioritaria sarebbe stata un’ipotesi praticabile su cui nessuno avrebbe avuto nulla da recriminare.
Attendiamo con la cittadinanza tutta comunicazioni in merito da parte del sindaco”.

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