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Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani contro la riforma Salvini al Codice della Strada: ”nulla a che vedere con la sicurezza stradale” 

La Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani, L.A.A.I.S., va all’attacco della riforma Salvini al Codice della Strada, che nulla ha a che vedere con la sicurezza stradale, che semmai dovrebbe essere implementata attraverso il miglioramento delle infrastrutture esistenti.
“I 18 indirizzi che dovranno ottenere la fiducia anche delle forze di opposizione sono l’ennesima dimostrazione che chi si occupa di trasporti a livello centrale disconosce completamente la materia ed il settore”, denuncia duramente il Presidente della L.A.A.I.S., Tania Andreoli, “Quello che è stato definito l’ergastolo della patente sarà in realtà una vera e propria catastrofe per i conducenti professionali, che si vedranno revocata la patente e la CQC in caso di omicidio stradale, anche se in concorso di colpa ed in caso di coinvolgimento del mezzo pesante. Questo è davvero ingiusto.,”
La Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani invierà una richiesta formale di correzione al Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili affinchè non venga penalizzata una categoria già al collasso come quella degli autotrasportatori.
“Francamente ci saremmo aspettati dal Ministro Salvini un intervento sulla continuità territoriale, sugli armatori che tengono le Isole sotto sequestro, nonché un adeguamento di strade ed autostrade semplicemente pietose, piuttosto che una riforma non riforma ”, afferma il Vice Presidente della L.A.A.I.S., Giuseppe Neri, “invece si è preferito aumentare il limite di velocità in autostrada, già teatro di tragici sinistri, a causa della scarsa professionalità e della disattenzione degli automobilisti, per poi fare cassa con il limite dei 30 Km orari sulle strade urbane, Come dire, una vera e propria violenza al Codice della Strada!”
La Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani ricorda come il Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili non abbia ancora affrontato seriamente le spinose questioni della carenza degli autisti, del sovraindebitamento delle piccole medie imprese di
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autotrasporto e degli elevati costi di gestione che stanno facendo chiudere i battenti a numerose aziende storiche del settore.
“Noi non staremo a guardare le piccole medie imprese chiudere per colpa di disposizioni scellerate e del tutti fuori luogo. La logistica del Mediterraneo può ancora fare la differenza e necessita di supporto non di demonizzazione”, conclude il Presidente Andreoli.

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