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Covid ed immunità: tante domande, quali certezze: incontro a Marina di Ragusa

Incontro organizzato dal Lions Club Ragusa Host

(26 luglio 2022 – Covid ed immunità: tante domande, quali certezze: incontro a Marina di Ragusa)

di Antonella Galuppi

Il Lions Club Ragusa Host ha organizzato un incontro dal tema “Covid 19 ed immunità: tante domande quali certezze”, che si è tenuto lunedì 25 luglio alle 19 presso la terrazza Calamanca Bar di Marina di Ragusa. Ospiti illustri sono stati il Prof. Ernesto Guccione, Full Professor Ichan School of Medicine – Mount Sinai Hospital di New York, e la Dott.ssa Maria Antonietta Di Rosolini, Direttore UOS Dipartimentale Malattie Infettive Ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, che hanno affrontato la tematica tanto complessa quanto interessante, utilizzando un linguaggio chiaro e, nei limiti del possibile, comprensibile al numerosopubblico intervenuto, composto non solo da addetti ai lavori.

Ad introdurre l’incontro, il Dott. Adriano De Nicola, Presidente del Lions e, fino a pochi mesi addietro, anche lui in prima linea nei reparti ospedalieri per la lotta al Covid. La Dott.ssa Di Rosolini ha iniziato la discussione creando il terreno fertile su cui innestare le domande da porre al Prof. Guccione, originario di Modica ma da anni residente negli Stati Uniti. Sono state sollevate questioni riguardo allo stato della ricerca sul Covid, sull’importanza della vaccinazione e l’immunizzazione che ne scaturisce, nonché la simbiosi fra le ricerche svolte nei vari Stati, dal momento che il fenomeno Covid da pandemico è diventato endemico. 

“Basta ricordare che c’è il Covid – ha affermato la Dott.ssa Di Rosolini – quindi bisogna utilizzare le mascherine quando si sta nei locali chiusi oppure si ha assembramento perché adesso, purtroppo, i portatori inattivi sono parecchi quindi ci può essere chi rischia di far contagiare gli altri. Bisogna, inoltre, confidare nella vaccinazione, che ha fatto la svolta nella storia del Coronavirus, perché determina la stimolazione di anticorpi e di cellule T linfociti che garantiscono una cosa importantissima: seppur possiamo rischiare di beccarci il covid, non andiamo incontro ad una malattia grave, riducendo la mortalità. Occorre aver fiducia nelle organizzazioni scientifiche. Veniamo fuori da un momentodi violenza psicologica che abbiamo subìto perché c’è stata una disistima nei nostri confronti e il dubbio nei confronti della vaccinazione. I risultati ci stanno dimostrando che bisogna recuperare ed avere fiducia nella scienza. Le regole per ostacolare il virus devono sempre valere. La convivenza è possibile solo perché il virus, grazie alla vaccinazione, trova la gran parte della gente capace di rispondere e non andare incontro ad una malattia grave. Bisogna convivere e rispettare le regole, perché è l’unico modo per convivere bene con questo virus”

Anche il professor Guccione ha rilevato l’importanza della ricerca per capire meglio il virus e saperlo affrontare. “Nella ricerca si va in sinergia ed è una cosa bellissima. Tutti i ricercatori, da tutte le parti del mondo,sono addivenuti ad un unico punto. Abbiamo convogliato le nostre conoscenze. Il kit diagnostico che abbiamo messo a punto per le cellule T è stato fatto dal mio gruppo, Mount Sinai, ma anche da vari gruppi in Spagna, in Italia e Singapore, Asia ed Europa. Questa rete, convergendo l’esperienza di tutti, diventa molto più efficace. Le informazioni venivano immediatamente messe a disposizione di tutti e questo ha accelerato la ricerca. Ci sono prospettive nel curarsi meglio, abbiamo nuovi farmaci, abbiamo vaccini migliori che verranno fuori. Abbiamo opportunità di monitorare e capire il livello della nostra salute immunitaria. Abbiamo parlato degli anticorpi e andare a vedere quante cellule T abbiamo; quindi, possiamo migliorare la conoscenza delle persone e rassicurarle”. Agli illustri ospiti sono state, altresì, poste domande specifiche che hanno cercato di chiarire dubbi e incertezze non solo fra gli appartenenti all’area medica, ma anche per coloro che, da pazienti, hanno vissuto sulla propria pelle l’attacco del virus.

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