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Sorveglianza h24 a Vittoria: “adesso tocca a Modica”

Il Nursind, il sindaco degli infermieri, ha chiesto il servizio di sorveglianza a tutela dei sanitari

(14 settembre 2021 – Sorveglianza – Vittoria – Modica)

Instituito, all’ospedale Guzzardi di Vittoria, il servizio di vigilanza h24 a tutela dei sanitari. Tale servizio era stato richiesto da tempo dal Nursind, il sindaco degli infermieri, che aveva spesso manifestato preoccupazione per gli episodi di violenza che si sono registrati all’interno del Nosocomio Vittoriese. «Come Sindacato a tutela degli Infermieri – si legge nella nota del sindacato – è da tempo che ci occupiamo della problematica ed abbiamo portato avanti questa istanza che, a nostro avviso, permette ai lavoratori di non essere sottoposti ad ulteriore stress derivato da aggressioni verbali e fisiche da parte di una piccola fetta di utenza, garantendo una maggiore serenità agli stessi che potranno rimanere più concentrati durante l’erogazione dell’assistenza diretta». Dalla segreteria del Nursind si ricorda che dal settembre del 2020 sono state inasprite le pene ai danni di chi si macchia del reato di lesioni ai danni di pubblico ufficiale in servizio e che rischia una condanna dai 4 ai 10 anni di reclusione. «Ci riteniamo soddisfatti del percorso fatto fin qui per ottenere una sicurezza maggiore per gli Infermieri che lavorano in prima linea – si legge ancora nella nota del Nursind-, ci aspettiamo adesso un ultimo sforzo da parte della Direzione Strategica dell’ASP 7 di Ragusa, che fin qui si è dimostrata sensibile alle istanze presentate dal nostro sindacato sul fenomeno delle aggressioni del personale sanitario, per ottenere finalmente l’equiparazione dello stesso servizio anche presso l’Ospedale “Maggiore” di Modica. Infine, i vertici provinciali del sindacato rivolgono un appello ai cittadini: «Gli Infermieri lavorano per permettere che gli utenti ricevano l’assistenza di cui necessitano, aggredire sia verbalmente che fisicamente questi professionisti non fa altro che rallentare il percorso assistenziale non solo del singolo paziente, ma anche di tutte le altre persone che necessitano di aiuto».

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