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Smaltimento illecito di rifiuti pericolosi: sotto sequestro la Aquarius di Medici senza Frontiere

11 i porti interessati nel sud Italia. In Sicilia si tratta di Catania, Pozzallo, Augusta e Messina

(19 novembre 2018)

Smaltimento illecito di 24mila kg di rifiuti. Con questa accusa, al termine di indagini condotte da Guardia di Finanza e Polizia, coordinate dalla Procura di Catania nell’ambito dell’inchiesta ‘Bordless’, è stata posta sotto sequestro la nave della ONG di Medici Senza Frontiere “Aquarius”, attualmente ormeggiata nel porto di Marsiglia. Sequestrati anche 460mila euro. Lo smaltimento sarebbe stato accertato in diverse occasioni, più di 40, e si tratterebbe di rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, scaricati in maniera indifferenziata nei porti italiani come se fossero rifiuti urbani.

La ONG, tra quelle più attive nel Mediterraneo per il salvataggio di migranti, ha condannato la decisione delle autorità giudiziarie italiane, definendola “sproporzionata e strumentale, tesa a criminalizzare per l’ennesima volta l’azione medico-umanitaria in mare”. Le indagini hanno preso in esame un periodo che va da gennaio 2017 a maggio 2018, ed è stata monitorata anche un’altra nave della stessa ONG, la Vos Prudence, tra marzo 2017 a luglio 2017.

24 gli indagati, che, stando alle accuse, avrebbero smaltito illegalmente rifiuti pericolosi nei porti di Trapani, Pozzallo, Augusta, Catania e Messina in Sicilia, Vibo Valentia, Reggio Calabria e Corigliano Calabro in Calabria, Napoli e Salerno in Campania, Brindisi in Puglia. Tra i rifiuti scaricati la procura indica “gli indumenti contaminati indossati dagli extracomunitari”, gli scarti alimentari e i rifiuti sanitari infettivi.

“Tra gennaio 2017 e maggio 2018 dalle navi Vos Prudence e Aquarius” si legge sull’agenzia ANSA “non è stata mai dichiarata la presenza di rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo anche in presenza di numerosi e documentati casi di malattie registrate dai vari Uffici di Sanità Marittima siciliani e del Sud-Italia intervenuti al momento dell’arrivo dei migranti nei porti italiani” duranti i quali sono stati rilevati 5.088 casi sanitari a rischio infettivo (scabbia, meningite, tubercolosi, Aids e sifilide) su 21.326 migranti sbarcati”.

Valentina Frasca

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