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S’intascava le somme versate al fisco, sequestro da 163 mila euro a dipendente di Riscossione Sicilia

Le indagini, svolte dagli specialisti del gruppo Tutela spesa pubblica del Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza, sono partite da alcune denunce

(26 febbraio 2020)

Erano convinti di pagare somme dovute al fisco che invece finivano nelle tasche di una dipendente di Riscossione Sicilia-Agenzia delle entrate. Renata Sciortino, sospesa per un anno dal servizio con provvedimento del gip del Tribunale di Palermo che ha disposto anche il sequestro di beni per 163 mila euro, valore equivalente alla somma di cui la donna è accusata di essersi appropriata.

Le indagini, svolte dagli specialisti del gruppo Tutela spesa pubblica del Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza, sono partite da alcune denunce.

La legale rappresentante di una cooperativa sociale che gestisce una casa famiglia, quello di una congregazione religiosa e due privati cittadini avevano chiesto prima la rottamazione e poi la rateizzazione delle cartelle esattoriali. Il successivo passaggio fu la consegna del denaro a Sciortino. Ben presto si accorsero che le tasse non erano state pagate.

I finanzieri hanno accertato anomali versamenti di denaro sul conto corrente di Sciortino e di persone a lei vicine. I soldi venivano poi prelevati in contanti o con assegni circolari. Una parte è stata utilizzata per scommettere su diverse piattaforme di giochi on line.

Le indagini proseguono per verificare se altri cittadini siano incappati  in buona fede nello stesso raggiro in varie province della Sicilia.

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