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Profughi ucraini, “la macchina dell’accoglienza siciliana compie un nuovo passo avanti”

Nell'hub Fiera del Mediterraneo di Palermo assistenza sanitaria e vaccini

(22 marzo 2022 – profughi ucraini)

Taglio del nastro, questo pomeriggio, per il neonato centro di prima accoglienza per i profughi ucraini alla Fiera del Mediterraneo di Palermo. Sarà pienamente operativo da domani, in attesa di ricevere i primi ospiti. La struttura sorge al padiglione 4 della Fiera: un locale a due piani interamente rimesso a nuovo grazie al lavoro dei volontari della protezione civile comunale che prestano servizio all’hub, coordinati da Tommaso Zirilli. “Oggi la macchina dell’accoglienza siciliana compie un nuovo passo avanti, andando ulteriormente incontro a coloro che, dall’Ucraina, arriveranno nella nostra terra – ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, presente all’inaugurazione -. Ci sono responsabilità di ordine sanitario che affida l’ordinanza del capo del dipartimento nazionale di protezione civile, dunque questo luogo si presta senz’altro alle esigenze di primo arrivo dei cittadini in fuga dalla guerra. Sono convinto che la Sicilia si dimostrerà la terra ospitale che è sempre stata”. Tra i presenti, anche il direttore generale del Dipartimento di Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Salute, Mario La Rocca; il generale di divisione Maurizio Angelo Scardino, comandante militare dell’Esercito in Sicilia; il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani; gli assessori comunali alla Scuola, Giovanna Marano, alla Protezione civile, Maria Prestigiacomo, e alla Cittadinanza solidale, Maria Mantegna, in rappresentanza del sindaco Leoluca Orlando che ha diffuso una nota in cui afferma che “ancora una volta Palermo si conferma modello di accoglienza, città che difende il diritto alla vita, strettamente legato al diritto alla pace. L’amministrazione comunale, sin dai primi giorni del conflitto, è impegnata con azioni concrete nel dare assistenza ai profughi in fuga dall’Ucraina”.

A fare gli onori di casa, il commissario Covid della Città metropolitana di Palermo, Renato Costa, che ha mostrato i nuovi locali. “La creazione del centro dimostra una volta in più le capacità di questa struttura di plasmarsi a seconda delle esigenze – afferma Costa -. Lo abbiamo voluto fin dall’inizio come un hub multiforme e flessibile. Con questi cittadini, in fuga dalla guerra, faremo quello che abbiamo sempre fatto e siamo abituati a fare: star loro vicino. Prenderci cura di loro con un’assistenza mirata alle loro problematiche, com’è nell’idea della medicina di prossimità che tanto amiamo. Potremo garantire loro all’arrivo tamponi, vaccini, l’assegnazione di un codice stp per accedere a tutti i servizi sanitari essenziali, le pratiche di equipollenza per riconoscere di aver già ricevuto dosi di vaccino all’estero. Determinante la collaborazione di tutti: Esercito, Protezione civile, Regione, Comune, che qui è il padrone di casa. Possiamo offrire un servizio straordinario, che dimostra che siamo pronti per qualsiasi emergenza, sanitaria e umanitaria”. (ANSA).

LEGGI ANCHE: Sicilia, a soli 16 anni salva decine di profughi ucraini

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