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Nuove atmosfere e tè letterari, Casa Reimann torna a rivivere in tutta la sua bellezza

L'affascinante dimora fu donata al Comune di Siracusa dalla cittadina danese, poi naturalizzata italiana, Christiane Reimann, alla fine degli anni ‘70, e oggi rivive grazie al lavoro sinergico di un gruppo di volontari

(6 febbraio 2019)

Villa Reimann torna a rivivere in tutta la sua bellezza, grazie al lavoro sinergico di un gruppo di volontari e ad una serie di iniziative mirate alla sua valorizzazione. La storica ed affascinante dimora, come si ricorderà, fu donata al Comune di Siracusa dalla cittadina danese poi naturalizzata italiana Christiane Reimann alla fine degli anni ‘70, al termine di una vita dedicata all’amata professione di infermiera che le valse numerosi riconoscimenti e persino l’istituzione di un premio a suo nome.

Dopo anni di abbandono ed alterne vicende che l’hanno vista al centro di polemiche e mobilitazioni, di singoli cittadini ed associazioni in favore di un suo definitivo recupero, adesso Villa Reimann sembra davvero iniziare a vivere una nuova stagione. A rendere nuovamente possibile la fruizione di quello che da più parti viene considerato un “luogo dell’anima”, sono stati, senza dubbio, l’impegno e l’azione combinata del comitato Save Villa Reimann con il Consorzio Universitario Archimede, il Fai e l’Assessorato comunale alla Cultura.

La villa, costruita nel 1881 dal senatore Cocuzza, all’interno di un’area verde nei pressi del parco Archeologico della Neapolis, poi acquistata nel 1934 da Christiane Reimann, e, dal settembre scorso, data dell’inaugurazione e presentazione al pubblico della nuova stagione, si è via via arricchita di nuovi dettagli. Dalla sistemazione e pitturazione delle stanze al memoriale di Christiane Reimann arricchito con il rientro di molti oggetti che erano ricoverati altrove e che vengono risistemati dove si trovavano prima. “E’ stato un lavoro di squadra dove ognuno ha fornito un tassello per ricomporre il grande “puzzle” di Villa Reimann e il risultato è entusiasmante – dichiara il coordinatore di “Save Villa Reimann” Marcello Lo Iaconospecialmente per chi ci ha creduto dal primo momento, nonostante le difficoltà e gli intoppi degli ultimi anni”.

Dopo l’inaugurazione, con la conferenza dell’accademica danese Susanne Malchau Dietz dal titolo “Christiane Reimann: icona internazionale dell’infermieristica, cosmopolita e anticipatrice dei nostri tempi”, tra le iniziative di maggior successo il “Tè letterario a Casa Reimann”. Ad animare i saloni della dimora, autori ed autrici di spicco nel panorama culturale della città, distintisi nello studio di uno degli aspetti più significativi della storia del nostro territorio. Venerdì 8 Febbraio l’appuntamento con il 7° “Tè letterario a Casa Reimann vedrà la partecipazione di Lavinia Gazzè, docente di Storia Moderna all’Università di Catania, nonché studiosa appassionata della storia di Siracusa e non solo. Al centro della discussione la figura di un siracusano illustre, Saverio Landolina e la sua descrizione di Siracusa, tra storia e realtà.

“Ad accogliere gli ospiti, come da tradizione, – precisa orgogliosamente il coordinatore di Save Villa Reimann – i tipici biscotti danesi appositamente preparati, secondo una ricetta trovata tra gli scritti di Christiane Reimann, elegantemente serviti su tovaglie e servizi di tè del secolo passato donati generosamente da Cittadini che ringraziamo. Ambientando in Villa queste manifestazioni, – conclude Lo Iacono – il nostro comitato cerca di far rivivere atmosfere di altri tempi seguendo l’esempio della generosa ospitalità dimostrata da Christiane Reimann durante il suo soggiorno a Siracusa e di attuare le sue volontà testamentarie miranti all’elevazione culturale della Città”. Dunque tutto pronto per il prossimo te e biscotti e potete scommetterci, (mi piace pensarlo) che a benedire il tutto da lassù ci sarà anche lei, la danese innamorata di Siracusa, Cristiane Reimann da Copenaghen.

Nadia Germano Bramante

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