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Modica, screening test rapidi: “esclusi tanti cittadini”

Quali alternative per un tracciamento anche per i soggetti con disabilità? Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale si rivolgono al sindaco Abbate

(25 novembre 2020)

Pochi giorni fa a Modica, come in altri comuni della provincia di Ragusa, si è svolto lo screening aperto a tutta la popolazione.

Il Coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale, però, denunciano l’esclusione da tale attività di screening di tanti soggetti con disabilità motorie e soprattutto psichiche.

Ecco le lettera che indirizzano al sindaco Abbate:

“Signor Sindaco, il fine settimana scorso Lei e la sua Amministrazione avete predisposto con l’ausilio dei volontari della protezione civile e dell’Asp di Ragusa l’apertura di un drive in dedicato ai test per tamponi rapidi di Coronavirus presso la sede della Protezione Civile sita in contrada Michelica (zona artigianale), scelta condivisibile e meritoria, purtroppo però  tale scelta, come quella del fine settimana scorso per gli alunni della scuola dell’obbligo, non ha dato e non dà la possibilità a tutte le persone diversamente abili di sottoporsi al Test rapido soprattutto a quelle con una disabilità psichica o neuroatipiche come le persone autistiche,  alcuni soggetti diversamente abili, accompagnati dai propri familiari ha fatto il tampone, i volontari della protezione civile hanno evitato la fila e la lunga attesa, creando per loro una corsia preferenziale, dimostrando la giusta attenzione per loro. Però per molti soggetti con disabilità motorie e soprattutto psichiche, che purtroppo hanno anche altre patologie,è ugualmente  difficile per non dire impossibile poter fare un tampone rapido in un drive in, un ambiente precario e poco rassicurante per la persona con disabilità che potrebbe crearereazioni incontrollabili e renderebbe impossibile l’esame.

Molti familiari che all’interno del proprio nucleo familiare hanno soggetti con disabilità ci hanno sottoposto la questione e non vorrebbero anche in questo caso fare parte di quella parte di società molte volte dimenticata e discriminata, come purtroppo avviene spesso nella nostra società, dove ognuno di noi è troppo preso dal proprio essere e dai propri interessi. Quali alternative quindi, per un tracciamento anche per i soggetti con disabilità? Aseguito di un incontro del coordinamento cittadino, in modalità online, svoltosi ieri, alla presenza  del  Coordinatore Cittadino Maurizio Livia, del consigliere comunale Tato Cavallino, del Portavoce cittadino di Gioventù nazionale, Giovanni Baglieri e delresponsabile del dipartimento equità sociale e disabilità Giampiero Gennaro, si è pensato di chiedere a Lei in qualità di Sindaco equindi Responsabile della sanità cittadina, di organizzare, di concerto con i responsabili dell’Asp provinciale, l’esecuzione dei tamponi a domicilio, in un ambiente rassicurante e psicologicamente più adatto e con la collaborazione e supervisione dei familiari. Ovviamente ciò avverrebbe su preventiva  richiesta eprenotazione ad un numero telefonico predisposto. Signor Sindaco riteniamo che fornire tale servizio Sanitario sia importante non solo dal punto di vista della  prevenzione sanitaria e per un accurato tracciamento dei virus ma anche è soprattutto per dare a tutti, proprio tutti, senza discriminazioni la possibilità di sottoporsi su base volontaria al tampone.

Certo di un suo positivo riscontro”.

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